Caos Parma: Gli scenari in caso di fallimento

E se la corsa del Parma finisse qui? E’ l’ipotesi più estrema, ma anche quella che tiene con il fiato sospeso i tifosi di tutta Italia, non solo quelli gialloblù. Cosa accadrebbe in campionato con l’esclusione del Parma? Semplicemente questo: sarebbero validi i risultati finora maturati sul campo, mentre da qui alla fine agli emiliani verrebbe sempre assegnato lo 0-3 a tavolino. In sostanza: chi deve ancora affrontare la squadra di Donadoni potrebbe già segnarsi da ora 3 punti in più in classifica. Tutto questo perché il Parma ha completato regolarmente il girone d’andata. E’ tutto discilpinato dall’articolo 53 delle Noif (le norme organizzative interne federali) che recita infatti: «Qualora una società si ritiri dal campionato o ne venga esclusa per qualsiasi ragione durante il girone di ritorno tutte le gare ancora da disputare saranno considerate perdute con il punteggio di 0-3». Lo stesso articolo 53 stabilisce che una squadra viene automaticamente esclusa alla quarta rinuncia di disputare una gara. Diciamo che la decisione di rinviare la sfida con l’Udinese , tra le altre cose, evita qualsiasi tentazione del genere, non presentarsi in campo appunto. Ma è chiaro che la cosa non può protrarsi all’infinito. Il curatore fallimentare farà di tutto per concludere la stagione, con un esercizio provvisorio, destinando tutte le entrate all’attività primaria della società, quella sportiva. E’ l’unico modo per garantirsi una qualche forma di sopravvivenza, ma perché il piano abbia un senso occorre che i giocatori non chiedano lo svincolo dopo la messa in mora. Altrimenti, se pure riuscisse a chiudere il campionato, il Parma manderebbe in campo la Primavera.

Fonte: corrieredellosport.it

Carmine Gallucci

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