Cataliotti sull’ammutinamento: “Napoli, ipotizzabile una multa, c’è anche un danno d’immagine”

Cataliotti Jean-Christophe

Cataliotti: hanno sbagliato, perché bisogna ricordare a tutti che i calciatori hanno tanti privilegi ma restano dei lavoratori subordinati

Jean-Christophe Cataliotti, avvocato e agente Fifa oltre che esperto di diritto sportivo, è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per commentare l’ammutinamento in casa Napoli.

Queste le sue parole:

SU COSA RISCHIANO I GIOCATORI DEL NAPOLI
“Hanno sbagliato, perché bisogna ricordare a tutti che i calciatori hanno tanti privilegi ma restano dei lavoratori subordinati, quindi devono rispettare le regole delle società sportive. Se una società applica alcuni provvedimenti, il lavoratore è tenuto a rispettarli. C’è una legge che consente al datore di lavoro di decidere dove e quanto concretizzare le mansioni del subordinato. I giocatori non solo non si sono presentati in ritiro, ma hanno recato un danno d’immagine al Napoli che può essere impugnato”.
SE ESISTE UN ECCESSO CHE PUO’ GIUSTIFICARE L’INSUBORDINAZIONE
“Nessuno di noi è dentro gli spogliatoi del Napoli, ma la situazione è anomala, unica nel suo genere. In passato l’insubordinazione è stata di un solo giocatore, non dell’intera squadra. C’è confusione, anche perché nessuno si è presentato in sala stampa. In base a quello che si vede dall’esterno, dico che la società potrà esercitare le funzioni punitive. Si può andare dal richiamo scritto alla multa, che è un’ipotesi immaginabile. La pena è proporzionata alla gravità della violazione”. Conclude Jean-Christophe Cataliotti.

Vincenzo Vitiello

Giornalista --- Vice Direttore

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