“Oggi è venuto un gruppetto di ragazzi di Scampia. Sono amici di Ciro. Mio figlio faceva l’allenatore e loro hanno portato per lui una sciarpa da parte della squadra Stella rossa”. A distanza di quasi tre settimane dagli scontri in cui è rimasto ferito prima della finale di Coppa Italia il tifoso del Napoli Ciro Esposito, la mamma Antonella racconta che la solidarietà, davanti al pronto soccorso del Gemelli, continua ma è diminuita. Ciro è stato raggiunto da un proiettile sparato da un ultrà della Roma, ora agli arresti. “I tifosi che vengono a portarci conforto sono un pò calati in questi giorni, ora arrivano soprattutto gli amici di Ciro. Ma ringraziando Dio non siamo mai soli– aggiunge – I parenti sono sempre qui, non sono mancati un giorno”. E questa mattina da Scampia, il quartiere alla periferia nord di Napoli dove vive Ciro con la famiglia, sono arrivati proprio gli amici del tifoso, per portare una sciarpa a nome della squadra di calcio dilettantistico e giovanile ‘Stella rossà nata nel 2006. Riguardo alle condizioni del figlio, ancora ricoverato in rianimazione, Antonella spiega che Ciro “è stazionario”. “Sono stati trovati due nuovi batteri eintrodotti degli antibiotici, ora – conclude – aspettiamo che facciano effetto”.