Il CONI taglia i fondi alla FIGC – 20 milioni di euro in meno per il Calcio

MALAGO' 12345“Chiediamo di rivalutare la situazione della contribuzione o, se non fosse possibile, di darci un tempo per poter applicare la contribuzione. Noi metteremo a disposizione tutte le nostre risorse, ma non vogliamo sentirci uno su 75″. Si affida al presidente del Coni il numero uno della Figc, Carlo Tavecchio, che dopo aver abbandonato anzitempo la Giunta si è sfogato chiedendo di rivalutare il taglio di contributi di venti milioni che dovrebbe avere la FigcNoi vorremmo restare nel Coni. Il problema è che ci costringono a delle procedure che umiliano i rapporti – le parole di Tavecchio a margine del Consiglio Nazionale – Ho avuto un colloquio con il presidente Malagò che mi ha rassicurato su un’ipotesi di rivisitazione. Credo che non serva aizzare di più i toni ma portare avanti una trattativa“.  In virtù dei tagli, dal prossimo anno il calcio riceverebbe 42 milioni a fronte dei 62 del 2014.

MALAGO’: “TAGLI DECISI DA TEMPO” – La risposta di Malagò nel suo intervento in Consiglio Nazionale sembra però lasciare pochi margini: Non dite che il provvedimento è arrivato dall’oggi al domani. Si sapeva perfettamente che dal momento esatto in cui si usciva dal 18% di percentuale fissa, qualunque parametro si fosse utilizzato, anche quello più a favore, non avrebbe mai potuto garantire quella percentuale di 62 milioni su 129 milioni di euro a disposizione del Coni per le federazioni. Quasi il 50% dell’intero ammontare dei fondi che il governo mette a disposizione del Coni per la parte sportiva”. Fondi che il capo dello sport italiano specifica saranno suscettibili di variazione ogni anno in base ai risultati delle singole attività sportive: “Oggi c’è un risultato, sicuramente alla fine dell’anno ci saranno delle differenziazioni rispetto ai criteri di partenza”.

PETRUCCI: “TAGLI GIUSTI” – Dure invece le parole di Gianni Petrucci, presidente della Federbasket: Non è che il mondo dello sport è contro il mondo del calcio, forse è una parte del calcio che è contro gli altri sport. Si faccia anche un esame di coscienza, con umiltà. Oggi quando mi si ricorda cosa ha fatto il calcio ci sentiamo dei poveri disgraziati. Il calcio certamente rimarrà lo sport più popolare del paese, ma viva Dio oggi c’è una cultura che sta cambiando”. “Dietro alle 40 squadre di elite ci sono 76mila squadre che intrattengono tutte le domeniche il tempo libero degli italiani – la replica di Tavecchio – Poco tempo fa abbiamo vinto il Mondiale, siamo arrivati secondi all’Europeo e l’Under 21 sta per andare alle Olimpiadi. Cosa dobbiamo fare?

CARRARO CONTRARIO – Non sono favorevole a questo cambiamento, ma mi auguro sia positivo e che si trovi un modo perche non si arrivi a una contrapposizione fra Coni e Figc. Sono stato presidente di entrambe e penso che l’unita ed un rapporto dialettico ma unitario sia preferibile per lo sport italiano e che da questo esca piu forte. Auspico che si trovi una soluzione. Ripeto, non condivido questa linea però può anche darsi che migliori le cose”. Lo dice l’ex presidente di Coni e Figc, Franco 
Carraro. “Avrei preferito che si tagliassero i contributi ordinari di tutte le federazioni per darne una parte alla preparazione olimpica. Così sì che avremmo avuto la garanzia. Perché io sono tutt’altro che certo che i soldi dati al calcio e distributi alla federazione vadano alla preparazione olimpica”.

 

Fonte: QN Sport