Corbo: “Napoli capolista del girone senza speranze. Hamsik ha dimostrato di poter sopravvivere alle critiche”

Corbo sul Napoli

Antonio Corbo commenta la vittoria del Napoli contro la Stella Rossa nel suo editoriale per Repubblica ‘Il Graffio’:

“Per i quarantamila e più del Napoli che stress, vedono in campo la squadra che in prepotente allegria domina la scena e aspettano notizie dal Parco dei Principi, che fanno i francesi, e gli inglesi come rispondono, quante emozioni. Chi l’avrebbe detto? Il Napoli capolista del girone C, che sembrava senza speranze, il Napoli al centro dei giochi con Paris Saint German e Liverpool, due squadroni, notte magica. Memorabile sarà poi la sfida dell’Anfield Road dell’11 dicembre con il Liverpool sconfitto 2-1 dal Psg. Con il Napoli forte di tre risultati possibili: vittoria, pareggio e persino sconfitta ma per 2-1 o 3-2.

Grazioso anche il dono dei tifosi arrivati da Belgrado: sono amici di Napoli e del Napoli, formidabili per malizia, si rendono ancora più simpatici con insulti ritmati alla Juve. Hamsik libera i compagni e se stesso dagli incubi. Segna quasi subito e apre la partita più bella della sua stagione, forse degli ultimi due anni, il capitano che ha sopportato con dignità le più brucianti sostituzioni e i dubbi dell’estate sul suo ruolo. Avrà dormito stanotte finalmente sereno.

Ha dimostrato ieri di poter sopravvivere alle critiche più tenaci: gara da regista autentico, sempre pronto a fare sponda al compagno vicino, a spargere luce e serenità, veloce nel pensiero indovina l’attimo per stendere la Stella Rossa, composto e puntuale nelle chiusure. Intelligenza tattica e spontaneo amibestro: che cosa gli mancava, che cosa non avrà per dare un senso ed un seguito alla prova di stasera?

La Stella Rossa paga la sua lentezza. In ritardo sulle seconde palle a Belgrado, in ritardo nei contrasti a tutto campo. Con dignità svolge però il suo 4-2-3-1 segnando anche con Ben, caparbio nel far salire la squadra, nel disturbare Hamsik nella costruzione finché ha potuto, nel battere Ospina dopo un’azione di Marin, il centrocampista che con Kristicic ha elevato il tono dei suoi. Quel Kristicic attento anche ad Allan, non irresistibile ma prezioso gregario alla destra di Hamsik.

Un po’ meno lo è stato Fabian Ruiz che proprio il 18 settembre a Belgrado si rivelò nel promettente repertorio tecnico, ieri svagato a tratti sulla sinistra in linea con Mario Rui, tutt’e due dovrebbero rivedere l’azione di Marin e il gol di Ben, qualche rimorso lo proverebbero. Le piccole ombre che irritano Ancelotti nel secondo tempo non appannano il gioco, interpretrato dal Napoli in due modi diversi. Con un palleggio insistito, passaggio corto ricambiato e scarico lungo sul compagmo libero. Tracce di memoria dell’epoca di Sarri.

Ma il Napoli appena possibile si è lanciato in folgoranti ripartenze: negli spazi larghi difficile arginare Insigne molto generoso anche nei rientri, ancora di più Mertens con il suo estro e il suo scatto ritrovati. Per Milik si fa più noiosa l’attesa: avrà visto come si intendono Insigne, Mertens e lo stesso Callejon, che si rende utile senza esplodere, vigile e ordinato sulla destra. L’infortunio di Abiol ha consentito a Hysaj di ritrovare il suo posto a destra, quello che preferisce, mentre Maksimovic si affiancava al sempre più entusiasmante Koulibaly, invincibile nel recupero e nei contrasti, aggressivo sotto rete.

Su calcio piazzato decisivo un suo blocco per accendere il primo dei bengala di Marek Hamsik nella sua festa al San Paolo, al centro d’Europa. Lo spettacolo continua in tv con Ancelotti che pensa alla sfida di Liverpool con la serenità dei grandi. Dice: anche gli altri devono aver paura di noi. Tutto un programma.

Rischia di commuoversi quando confida: Sono napoletano dentro. Sorride Ilaria D’Amico. Pensa al suo Buffon impegnato con il Psg, non può non ammirare Ancelotti che riceve anche i complimenti di Capello. Gli dice: A Napoli, Carlo, hai fatto un miracolo. Grazie Capello, ma forse non finisce qui”.