Corbo: “Il Napoli coglie solo l’aspetto economico del calcio, non ha umiltà se…”

ANTONIO CORBO 1509Il giornalista Antonio Corbo scrive su Repubblica:

“Il Napoli entra in Europa League con l’annoiato disinteresse di chi si sente troppo grande per il secondo torneo del continente. Solo la fanciullesca vanità di un club più giovane che ingenuo poteva complicare una stagione già compromessa: niente Champions e penosa sconfitta interna con il Chievo in A. Rifondato nel 2004, il Napoli ha solo dieci anni. Non ha esperienza né umiltà se sottovaluta l’Europa League. Ma non è lo stesso trofeo che vinse nel 1989, l’allora Coppa Uefa, ancora oggi un colpo di luce nella sua storia quasi buia? Ma non è lo stesso titolo che accreditò Benitez, sconfitto in Premier, liquidato dal Chelsea e rilanciato il 15 maggio 2013 all’Arena di Amsterdam dal sofferto 2-1 sul Benfica? Ma il Napoli può snobbare un evento che solo pochi mesi fa splendeva in Europa con la finale vinta dal Siviglia a Torino, ancora una volta sul Benfica? Chelsea, Siviglia, Benfica che ha perso otto finali europee di seguito, la Juventus distrutta dalla delusione per non aver giocato la finale proprio nella sua Torino.
Sono queste le squadre che han fatto la storia recente dell’Europa League. Questo atteggiamento di sufficienza ha finito invece per allontanare il pubblico, già esasperato da illogico mercato e avvio di stagione. Ci si conta stasera allo stadio. L’enfasi per la Champions ed il gelo per l’Europa League derivano dalla tabella premi. Nella prima, un club affonda nell’oro. Basta qualificarsi per afferrare oltre trenta milioni. Nella seconda, una vittoria vale solo 200mila euro. In questa visione del calcio, si delineano due posizioni. La società sembra cogliere nel calcio solo il brivido del business. Sorprende anche l’allenatore. Vanta 27 vittorie su 44 partite di Europa League con la finale 2013 conquistata: possibile che trascini nella mischia Higuain dal primo minuto? Conoscendo meglio il calcio, De Laurentiis ne ammetterà un giorno l’irresistibile fascino di una qualsiasi coppa europea. Conoscendo meglio il presidente ed il club, Benitez avrebbe dovuto spingerlo ad investire di più. Non solo ad acquistare campioni, ma ad attrezzare un settore tecnico pari al marketing, il solo che catturi sponsor qualificati e milioni. Se l’Ufficio Acquisti indovinasse colpi come Pogba e Coman, stasera non basterebbero tre stadi per una notturna di Champions. Il calcio punisce chi spreca o risparmia troppo, premia chi sa spendere”.

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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