Corbo: “Titolo d’inverno alla squadra più forte. Il girone di ritorno promette tanto per il Napoli, ma a una condizione…”

Corbo

Antonio Corbo scrive sulla vittoria del Napoli contro il Crotone nel suo editoriale per Repubblica ‘Il Graffio’

“Campione d’inverno è la squadra più forte, non solo più elegante. Spesso ha dato spettacolo, sempre lo ha inseguito. Abbinare l’estetica ad un primato da 48 punti, media 2,52, rende onore al Napoli nell’Italia esclusa dai Mondiali 2018. Il ritmo basso d ieri non cambia il giudizio sull’intero girone.

Il Crotone comincia con morbidi tentativi di bloccare gli ingranaggi del Napoli. Zenga sceglie il raffinato Trotta per ostruire Jorginho. Lo limita, costringendo il gigantesco Koulibaly non solo a difendere con il suo scatto bruciante da pronto intervento ma anche a costruire.

Il gol, il terzo del capitano, conferma che Hamsik ha superato la sindrome del confronto con Maradona nella classifica marcatori di Napoli. Ma illude la squadra di poter chiudere agilmente i conti con il Crotone. Ne deriva un primo tempo contraddittorio. È imponente il gioco del Napoli, che schiaccia il Crotone con ossessivo possesso palla, con Allan che recupera e ribalta, sempre più incisivo; con Hysaj che sulla sinistra collabora meglio di Mario Rui con un appannato Insigne.

Il Napoli domina ma è lezioso nel tentare il raddoppio: scambia troppo per concludere con destrezza. Finisce così contro il muro centrale che il Crotone piazza davanti alla porta con Ceccherini, Simic e il mediano Mandragora spostato dalla sinistra al centro proprio per creare una barriera. L’ostinata ricerca del gol con azione insistita ai limiti dell’area e persino all’interno fatalmente complica il compito di Mertens, utile negli assist, ma destinato ad arenarsi fra tre e persino quattro difensori. Corretta la sostituzione.

Il gol rappresenta l’unico spazio di luce che il Napoli sa crearsi: Hamsik batte sicuro un diagonale di sinistro a palla scoperta. Una velocità di esecuzione che sorprende il portiere Cordaz, rimane in ginocchio come un velocità in attesa del colpo dello starter. Un bilancio avaro in rapporto al dominio del gioco e alla capacità di circoscrivere nella sua metà campo tutto il Crotone.

Nella ripresa cambia la chiave tattica. Il Napoli abbassa il ritmo. È fatale che attenui il possesso palla, ed è inevitabile qualche tremore per gli incerti rinvii di Reina. Sarri si accorge che il Crotone recupera campo. Ed è chiaro il motivo. Zenga elimina Barberis per inserire Crociata, non è un cambio ruolo su ruolo, ma una variante tattica che rimodella l’inefficace 4-3-3 in un più determinato 4-4-2. Il Napoli deve inventare qualcosa, e ci prova: fuori Insigne che si è appena svegliato colpendo una traversa e Jorginho. Ecco Zielinski che va alto a sinistra e Diawara che fa scudo alla difesa. Acquista fisicità il Napoli, sembra più reattivo, mentre lentamente si spegne il Crotone, piegato alla sua mediocrità.

Nella notte del titolo di inverno il Napoli vince con forza opaca. Il girone di ritorno promette tanto, il massimo, ma chiede più freschezza e qualche novità nei cambi fin dall’inizio. Rog e Zielinski stanno scomodi in panchina, se il Napoli dei titolari rallenta”.