Coronavirus in Italia, dal 27 aprile un antipasto della fase 2: ecco tutte le novità

Coronavirus in Italia, dal 27 aprile un antipasto della fase 2: ecco tutte le novità

In molte regioni da domani si potranno ordinare pizze e piatti da asporto, confezionati da take away e ristoranti. Si potrà ricominciare a scommettere su alcuni giochi del lotto in tabaccheria e si rimetteranno in moto comparti come l’automotive (Fca in testa) e cantieri pubblici. Queste solo alcune delle attività che ’giocano d’anticipo’ sulla fatidica data del 4 maggio (inizio ufficiale della Fase 2). Si tratta degli stessi comparti che la task force guidata da Vittorio Colao ha individuato come ’a basso rischio’, contrassegnandoli con un bollino verde.

L’ultima parola spetta al premier Giuseppe Conte, che oggi definirà il calendario delle riaperture con le Regioni, ma in alcuni casi la fuga in avanti dei governatori o la capacità di alcuni gruppi di accordarsi coi sindacati sulla sicurezza, ha accelerato il processo. È il caso di Fca, che domani ricomincerà a produrre il furgone Ducato nello stabilimento di Sevel (Chieti), riattiverà alcune linee a Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori e farà ripartire la realizzazione di trattori nella modenese Cnh (anche la filiera delle macchine agricole è ’a basso rischio’).

Ok anche alle grandi navi, con Fincantieri che aveva già messo al lavoro il 10% dei suoi dipendenti, e domani ne aggiungerà un altro 5%, puntando a tornare a pieno regime tra fine maggio e inizio giugno. L’Electrolux di Susegana (Treviso) riaprirà i battenti, ma solo con lavoratori volontari. Permesso vicino anche per i cantieri edili pubblici, a cominciare da scuole, ospedali e carceri. Anche il comparto tessile potrebbe aprire: le aziende del distretto di Prato hanno avuto il placet della Regione Toscana per evitare il deterioramento delle materie prime.

Il tutto, ovviamente, subordinato al rispetto delle distanze e dei dispositivi di sicurezza (guanti, mascherine, visiere ove occorre): il protocollo nazionale siglato coi sindacati, infatti, prevede la chiusura delle aziende che non assumono le misure adeguate. Come si diceva all’inizio, oggi potrebbe arrivare anche il via libera al take away per le attività di ristorazione, in crisi a causa del Covid-19. Domani, di sicuro, si potrà ordinare (solo via telefono o internet) in Toscana, Abruzzo, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna e Campania. E in Lombardia, da mercoledì, ripartiranno i mercatini alimentari all’aperto.

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