Corriere dello Sport – Napoli, è ora di scegliere. Ecco le alternative più probabili ad Emery‏

Voi pensate sia un giro per il Mondo e invece sta diventando un pericoloso tour nel vuoto pneumatico che circonda il Napoli: perché intorno restano nuvole di fumo, un’incertezza che rode l’anima di quei sei milioni di tifosi sparsi nel Mondo e che aspettano la fumata azzurra, il vago sapore del pericolo d’una partenza ritardata. Il mercato (intorno alla panchina) è un concentrato d’interrogativi, di perlustrazioni, di sondaggi, un casting che ha condotto ovunque, che spinto De Laurentiis sino a Madrid per parlare con Unai Emery, proporgli un contratto principesco, farlo vacillare per non (ancora) cadere… La panchina è libera, la poltrona da diesse pure, quelle dello scouting potrebbero svuotarsi: la svolta è nei fatti, sarà rivoluzione, però con la tempistica di chi ondeggia confusamente e resta aggrappato a varie speranze.

PROGETTO – Ci vorrebbe un progetto, insomma: in genere, le competenze tecniche spettano al direttore sportivo, che sceglie l’allenatore. Ma De Laurentiis ha deciso di ribaltare il copione, di scendere in campo in prima persona, di ascoltare, scoprire eventualmente l’empatia, spiegare la propria idea del futuro: in principio è stato Mihajlovic, poi è toccato anche a Spalletti, a seguire è spuntato Emery, proprio il giorno in cui s’è chiusa l’era-Benitez. Non è il momento delle percentuali, ma dell’attesa: perché Emery è stato “turbato” dalla proposta “indecente” da tre milioni e mezzo per tre anni, soldi veri e il prestigio di accomodarsi su una panchina nobile come quella del Napoli, che vuol restare Grande. Ma in Spagna si sbilanciano, sentono Emery sempre più vicino al rinnovo con il Siviglia, hanno qualche paura in meno rispetto a martedì. Tutto il calcio è paese e pure nella penisola iberica ci sono le voci di dentro e quelle di fuori, ci sono le sensazioni: sostanzialmente, Emery sembra proiettato verso il “no” a De Laurentiis, e il Napoli sarebbe costretto a ricominciare daccapo.

LA PISTA ITALIANA – E allora, o Emery o qualcosa che sfugga alla “normalità”, perché De Laurentiis vuole stupire: certo, c’è Spalletti che a Sky ha confessato un pizzico di nostalgia («rientrerei in Italia, mi piacerebbe rifarlo qua») e c’è anche Montella, che però è ipotesi più Fiorentina, e allora rispunta dal cono d’ombra Roberto Di Matteo, con il quale c’erano già stati contatti due anni fa, poi azzerati dalla autorevolezza di Rafa Benitez.

Fonte: Il Corriere dello Sport

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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