Se Benitez dovesse chiedergli di ritornare in panchina con la Lazio, Jonathan De Guzman non batterebbe ciglio. Al tecnico spagnolo deve la chiamata nel calcio italiano e nel Napoli. Negli ultimi tempi, l’olandese era riuscito a conquistarsi un posto da titolare sull’out sinistro rimpiazzando con buoni risultati Lorenzo Insigne. Anzi si era pure distinto nella Supercoppa Italiana fornendo un assist al bacio a Gonzalo Higuain. Ma ora, con la riesplosione di Mertens non ha più la certezza assoluta di partire dal primo minuto. Eppure De Guzman aspetta com fiducia le decisioni di Benitez. Sa quanto possa contribuire la sua presenza agli equilibri della squadra. E’ meno offensivo di Mertens, è più propenso a partecipare alla manovra della squadra, sa regalare assist per i compagni dell’attacco ed andare anche al tiro. In più, dispone di una versatilità tale da poter rilevare anche Hamsik, agendo così da centrale, sulla trequarti ed offrendosi come punto di riferimento per i centrocampisti nelle situazioni di ripartenza.
De Guzman aspetterà, quindi, le decisioni dell’allenatore. Stima troppo Benitez per sollevare un caso. Negli ultimi tempi non aveva quasi mai demeritato. Anche con la Juve, quando si è spostato al centro, ha riscosso più di un consenso. Dei nuovi acquisti, l’ex trequartista dello Swansea è sicuramente quello che ha contribuito di più in termini concreti a tenere il Napoli in corsa per il terzo posto. Tre gol in campionato ed una tripletta in Europa League rappresentano comunque un biglietto da visita importante per un calciatore che non era partito titolare e che non ha giocato sempre. Dodici le presenze di De Guzman in campionato e non tutte dal primo minuto; altre quattro in Europa League ed una in supercoppa italiana. Il bilancio è più che positivo. Ma l’obiettivo dell’ex pupillo di Michael Laudrup non si ferma qui. L’olandese di origini canadesi mira a trascinare il Napoli in Champions League avendo un intero girone di ritorno per ritagliarsi uno spazio. Punta ad andare avanti quanto più possibile in Europa League. Ed insidia da vicino un intoccabile, Marek Hamsik. Se lo slovacco non ritorna quello di un tempo, in organico c’è appunto un calciatore dotato di buone qualità tecniche, sa velocizzare il gioco e se capita, anche provare a segnare gol impossibili, come avvenne con lo Young Boys. Intanto si allena sodo e strizza l’occhio a Benitez, come a dire:«Mister, se vuole io sono qua».
Fonte: Il Corriere dello Sport