De Laurentiis attacca le nazionali: “Così non si può andare avanti”
Aurelio De Laurentiis torna ad affrontare il tema che più di ogni altro lo sta facendo infuriare in queste settimane: gli infortuni dei giocatori rientrati dalle nazionali. Il presidente del Napoli, intervenuto da Ginevra durante un collegamento con il Centro Congressi della Federico II per l’edizione speciale di “Motore Italia-America’s Cup”, non ha usato mezzi termini.
“Presto i miei giocatori alle nazionali e cosa succede? Rrahmani è tornato sfasciato, Anguissa pure. Così non si può andare avanti”, ha dichiarato con evidente irritazione.
Il Corriere dello Sport riporta come De Laurentiis abbia poi rilanciato la sua visione per riformare radicalmente il calendario del calcio europeo. A suo avviso, la soluzione passa da una revisione completa della struttura dei tornei:
“I campionati non devono avere soste. Bisogna ridurre il numero di squadre e le partite. Se il campionato comincia a luglio e finisce a marzo o aprile, poi si concentrano le nazionali in un tempo determinato. Così avrebbe senso”, ha spiegato.
Da qui, un passaggio ancora più netto sul rapporto tra club e federazioni:
“Devono capire che i giocatori sono nostri dipendenti, pagati da noi. Siamo noi che dovremmo decidere se possono essere sottoposti a ulteriori sforzi. E quando tornano infortunati, ci deve essere un indennizzo vero e una finestra di mercato straordinaria per rimediare”.
L’ennesima denuncia del patron azzurro arriva in un momento di particolare emergenza per il Napoli, già costretto a fare i conti con lunghe assenze e un calendario fitto.
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