De Laurentiis: «L’anno prossimo voglio lo scudetto»

de laurentiis1«Progetto Napoli? Ci vuole molta pazienza, il cinema è stata una palestra ideale per approcciarsi al calcio e alle sue trasformazioni, da seguire con la voglia di cambiare e migliorare ma senza fretta». Così esordisce Aurelio De Laurentiis parlando a Fox Sports. Il progetto Napoli è affidato a Benitez e ADL racconta i retroscena dell’accordo: «Il 19 maggio scorso abbiamo affrontato la Roma nell’ultima  partita di campionato. Il 25 ero a Londra per la finale di Champions e lì ho incontrato Benitez, mi ha subito conquistato. Ci siamo ritrovati d’accordo su tutto e da lì abbiamo iniziato a seminare, per lui non è stato semplice inserirsi in una situazione in cui eravamo arrivati secondi e venivamo da una Champions arrembante, lui non voleva cancellare quanto fatto di buono. Ci siamo messi prima di tutto a pensare all’attacco, la prima cosa che mi ha detto è stata che nessuna squadra in Europa gioca con il 3-5-2, rischieremmo di perdere sempre. Dobbiamo giocare con il 4-3-1-2, e vediamo quali giocatori sono funzionali a questo modulo. Abbiamo cambiato 8 giocatori, che non è poco, e poi durante il mercato di gennaio, quando chi gioca la Champions difficilmente cambia squadra per non giocarla, abbiamo avuto la fortuna di trovare dei giocatori importanti e credo che con i tre acquisti fatti ci siamo rinforzati: un ventiduenne di classe e personalità (Jorginho), sulla sinistra un elemento subito affidabile e sicuro (Ghoulam),rimane solo da vedere Henrique che crediamo sia un innesto importante. Sicuramente la prossima estate saremo molto più pronti e costruiremo la vera squadra da scudetto, vedremo cosa manca e come fare. Io mi auguro di poter puntare al massimo obiettivo la prossima stagione, ora pensiamo a superare assolutamente la Roma e magari raggiungere la Juventus». 

MAZZARRI? IRONIA DA TOSCANO, GLI AUGURO IL MEGLIO – «Mazzarri? Rimango innamorato delle persone che hanno collaborato a un progetto importante. L’ironia? E’ un toscano, fa parte del personaggio, io sono abituato a lavorare con i toscani da Benigni a Monicelli. Nel cinema sono straordinari, Mazzarri ha dimostrato di esserlo anche nel calcio anche se abbiamo una mentalità diversa: io sono per l’internazionalizzazione, per me è più consono un tecnico come Benitez. Credevo fosse un mio dovere nei confronti dei tifosi provare a mantenerlo a Napoli ma sono stato altrettanto rapido a fare gli interessi del Napoli a fine campionato, senza perdermi in un bicchier d’acqua. Nel cinema sono sempre stato per le lunghe esclusive, Mazzarri ha ritenuto che il suo lavoro a Napoli fosse concluso. Noi per la nostra strada, lui per la sua, noi orgogliosi di quanto fatto, a lui le migliori fortune per il suo futuro».

SUL NUOVO STADIO – Telegrafico, da tweet: «La legge non è perfetta ma noi faremo la nostra parte».

BALOTELLI? MAGARI TRA 3-4 ANNI – «È un caro ragazzo sottoposto a troppi stress per troppa esposizione mediatica e quindi non si può aggiungere anche la pressione che Napoli gli creerebbe. Lui a Napoli? Sì, molto volentieri se avesse una composizione chimica, emozionale diversa…Magari tra tre, quattro anni quando Napoli sarà cresciuta come piazza e sarà una platea di livello e di suo gradimento, sicuramente potremmo rincontrarci»

CAVANI VS HIGUAIN. E LAVEZZI  «Cavani? Un grande attaccante, forse un po’ egoista. Higuain è più uomo-squadra che permette a tutti di esprimersi. Lavezzi? Io il 30 luglio o il 1 agosto ci sarà Napoli-Psg al San Paolo e sicuramente lo riabbraccerò per quella che sarà una grande festa. Un ritorno in futuro? Dipende dal tecnico, se Rafa Benitez volesse puntare su di lui, perché no? Ma non c’è stato assolutamente alcun contatto».

CARO INSIGNE, RESTI A NAPOLI – «Insigne napoletano doc, vale molto e soprattutto nella misura in cui gioca nel Napoli. Per cui, caro Insigne, statti calmo e non pensare di andare altrove»

CONTE-CAPELLO? SOVRAESPOSIZIONE DEI MEDIA – «Capello ha fatto non bene, benissimo negli anni in cui è stato alla Juventus. Conte protegge i suoi calciatori, ha le sue idee, ha creato una tensione giusta nei giocatori dopo un risultato non positivo. Poi penso che oggi prima di parlare bisogna pensare tre volte perché c’è una sovraesposizione mediatica che crea spot per voi e meno tranquillità per noi»

MARADONA AMBASCIATORE DEL NAPOLI – «Maradona allenatore del Napoli? Maradona ambasciatore del Napoli. È un’icona conosciuta in tutto il mondo e se vorrà rappresentare il Napoli fuori dall’Italia io sarò felicissimo di affidarglielo. Gliel’ho già proposto nella notte magica del San Paolo pochi giorni fa, quando lui è arrivato e immediatamente sono arrivati due gol strepitosi che hanno dichiarato la vittoria sulla Roma che è una bellissima squadra. Credo che sia il simbolo del calcio, insostituibile, più unico che raro, ma non è detto che possa essere anche un grande allenatore. In questo momento ho dato lo scettro a Benitez, siccome sono monogamo spero che resti il più a lungo possibile».

VOLEVO UNA SQUADRA IN INGHILTERRA O USA
 – «Cinque anni fa mi ero mosso sull’Inghilterra e sugli Usa. Ero troppo concentrato sul Napoli e tra cinema e Napoli non potevo aprire un’ulteriore parentesi. La squadra? Era una squadra londinese. Io sostengo che gli Usa tra dieci anni la diranno alla grande per quanto riguarda il calcio, da qualche milione di dollari a trenta milioni, sta assumendo sempre una dimensione più grande, con le ragazzine che giocano a calcio nelle scuole. Mi nominavano le formazioni di tutte le squadre italiane, inglesi, spagnole…Il calcio negli Usa è molto seguito, guardate Beckham che ha preso il Miami. A me il Miami me l’avevano offerto…Prima o poi però lo faremo»

CANNAVARO? EDUCATO E PROFESSIONALE – «Cannavaro? Persona veramente professionale, una delle più educate che abbia conosciuto»

VORREI UNA CAMPIONATO EUROPEO – «Bisognerebbe resettare tutto e costruire un unico codice per tutta l’Europa, da contrattualistica e fiscalità fino alle regole. Non più di 16 squadre nel massimo campionato, un’abolizione dell’Europa League, un innalzamento della Champions allargandola a campionato europeo, andata e ritorno, come i campionati nazionali».

LAMELA NON LO CERCHIAMO PIÙ – «Lamela obiettivo del Napoli? No, ormai non fa più parte dei nostri progetti. Ci siamo già rinforzati in quei ruoli».

PSG? PLATINI VUOLE FARE IL NAPOLETANO… – «Non ho nessun rimpianto nella mia vita. Un giocatore che sogno? Amerei comprare giocatori che non hanno mai superato i vent’anni per poterli accompagnare in un lungo cammino, è vero che per vincere certe partite serve esperienza ma quant’è bello prendere 19enni già campioni e vederli a 21-22 anni già straordinariamente maturi…Mascherano? Io potrei pensare a prenderlo se Benitez me lo chiedesse e se rispondesse a requisiti di fair play finanziario che bisogna rispettare se non vogliamo ritrovarci con un Napoli in Lega Pro. PSG? È un problema di Platini. Se Platini pensa di far passare il fatto che l’Etihad può finanziare il Psg perché è sia sponsor che proprietario del club, mi meraviglio che il presidente della Uefa voglia fare il gioco delle tre carte, voglia fare il napoletano più napoletano di me…» 

fonte:cds

Fabio Sorrentino

Il Napoli è la mia unica fede

View all posts by Fabio Sorrentino →