Dopo le varie vicende di infiltrazioni criminali accadute negli ultimi anni, alle varie società di serie A, Aurelio De Laurentiis ha adottato un codice etico, che inserisce direttamente nel contratto dei calciatori.
IL CODICE ETICO DEL NAPOLI
Il codice etico è stato adottato dal Calcio Napoli il 26 maggio 2014 e aggiornato due anni dopo. L’articolo 8 riguarda l’attività sportiva:
- «Il Calcio Napoli rifiuta ogni comportamento che sia contrario allo spirito sportivo o rappresenti espressione di intenti truffaldini.
Tutti coloro che operano per il Calcio Napoli (calciatori, dirigenti, tesserati, dipendenti, amministratori) devono astenersi dal compiere atti finalizzati ad alterare lo svolgimento o il risultato delle competizioni sportive.
Parimenti il Calcio Napoli è impegnato per la lotta al doping ed alla violenza e pretende che le persone che operano nel suo nome si adoperino affinché tali fenomeni assumano dimensioni sempre più contenute».
Nel codice etico del Napoli fa una precisazione sui rapporti con la tifoseria al comma 3 di questo articolo:
- «Il Calcio Napoli si astiene dal contribuire in qualsivoglia modo alla costituzione o mantenimento di gruppi organizzati e non di tifosi.
Il Calcio Napoli promuove l’idea di un tifo leale e responsabile e realizza le condizioni affinché anche le tifoserie delle altre compagini calcistiche possano sostenere la propria squadra in un clima di serenità di sano rispetto dei principi dello sport».
Per questo motivo, escluse rarissime eccezioni, i tesserati del Napoli non partecipano ad eventi organizzati dalla tifoseria ma si recano ufficialmente soltanto a quelli degli sponsor.
- Nel codice sono anche previsti i divieti relativi a doping e scommesse, con la puntualizzazione che:
«l’osservanza delle norme del Codice etico deve considerarsi parte integrante delle obbligazioni contrattuali di tutte le persone del Calcio Napoli ai sensi e per gli effetti della legge applicabile».