Editoriale di Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport: “Caro Sarri, ti scrivo…”

Sacchi

Maurizio Sarri erede di Arrigo Sacchi? Per il primo, come lui sempre ha affermato, è un onore. L’ex allenatore del Milan e della Nazionale, invece, non ha mai fatto mistero dell’ammirazione verso il suo “discepolo”. Tant’è che il tecnico di Fusignano, sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, ha dedicato un articolo proprio al tecnico del Napoli.

“Il presidente del Napoli De Laurentiis – scrive Arrigo Sacchi – ha avuto un’idea coraggiosa che si sta dimostrando vincente: l’assunzione del maestro Sarri. Maurizio, non più giovanissimo, ha allenato per molto tempo tra dilettanti e semiprofessionisti e solo ultimamente in B e per un anno in A. Per questo è stato accolto con freddezza da tifo e critica. Il sud, considerato erroneamente più conservatore del nord, questa volta si è dimostrato più attento e competente”. 

“L’Empoli di Sarri incantava per conoscenza, armonia e organizzazione – prosegue Sacchi – e il suo tecnico per versatilità e capacità tattiche. Se Maurizio aveva fatto tanto ad Empoli, dove poteva arrivare a Napoli con calciatori di maggiore qualità? Era essenziale però l’appoggio del club per farlo esprimere al massimo”.

Sacchi esalta le doti di Sarri perché in poco tempo è stato in grado a tirar fuori il meglio di Gonzalo Higuain“Il singolo può far vincere una partita, ma solo la squadra può far vincere un campionato. Di tutto ciò anche Higuain ne sta beneficiando: mai si era espresso a questi livelli, così come Messi è migliore nel Barça che nell’Argentina. Quando il gioco è il leader, tutti ne traggono vantaggi e così è stato anche per i vari Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Jorginho, Hamsik, Insigne, Allan. Solo una vera squadra nello spirito del gioco permette una connessione che si trasforma in sinergia, che moltiplica le qualità di tutti. Credo che sia limitativo pensare che il singolo possa fare sistema. Complimenti alla società, all’allenatore Sarri e ai giocatori che hanno compreso quanto sia importante fare squadra in uno sport di squadra e avere un gioco che li guidi. Bravi e continuate così”. 

Massimo Avino

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"La prossima volta voglio nascere a Napoli ed essere napoletano a tutti gli effetti" (Lucio Dalla)

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