Elezioni Fifa, è Infantino il primo presidente post-Blatter

cinque cambi

È l’ italo-svizzero Gianni Infantino il nuovo presidente della Fifa

La Fifa ha scelto: è Gianni Infantino il primo presidente dell’era post Blatter. Italosvizzero ed ex segretario generale dell’Uefa, è l’uomo che guiderà nei prossimi anni la confederazione mondiale del calcio. Ha ottenuto 115 voti, 11 in più della maggioranza assoluta del congresso, al secondo ballottaggio. Il suo rivale più accreditato, lo sceicco Salman Al Khalifa, si è fermato a 88. L’elezione è arrivata al secondo scrutinio: il primo turno elettorale era andato a vuoto con nessuno dei quattro candidati in grado di raggiungere la maggioranza qualificata di 138 voti. Infantino ne aveva ottenuti 88, contro gli 85 di Al Khalifa. Terza posizione per il giordano Ali (27), in coda il francese Champagne (7).

«Voglio essere il presidente di tutte e 209 le Federazioni e insieme a loro rinnovare la Fifa e costruire una nuova era»: ha detto Infantino nel suo primo discorso da nuovo presidente Fifa. «Il mio è stato un viaggio eccezionale – ha spiegato emozionato l’italosvizzero – in cui ho incontrato tantissime persone che meritano che la Fifa si altamente rappresentata. Noi rinnoveremo la Fifa e dobbiamo esserne orgogliosi» ha aggiunto Infantino che ha ringraziato gli altri candidati, parlando «un grande segno di democrazia».

CORSA A QUATTRO
Al termine del suo lungo discorso di presentazione, Tokyo Sexwale, quinto candidato, ha annunciato il ritiro della propria candidatura alla presidenza. «La mia campagna per la presidenza si chiude in questo momento», ha affermato il sudafricano.

INFANTINO ALL’ATTACCO
Gianni Infantino ha messo in risalto il suo «universalismo» nel suo discorso di presentazione. Infantino si è espresso prevalentemente in inglese, ma ha anche parlato in italiano – «la lingua dei miei genitori, che mi hanno trasmesso i miei valori», ha detto – in francese, in spagnolo, in tedesco, senza dimenticare una frase in portoghese. «Nulla succede per caso», ha affermato Infantino. «Il destino ha voluto che mi lanciassi alcuni mesi fa in un lungo ed affascinante viaggio che non avevo previsto». Argomento di peso avanzato, quello finanziario. «In un continente in crisi, durante i miei sette anni quale amministratore dell’Uefa , gli introiti derivanti dal calcio sono stati moltiplicati per tre», ha affermato. Infantino ha quindi insistito sul fatto che la maggior parte degli introiti generati dalla Fifa debbono essere ridistribuiti alle federazioni.

AL KHALIFA E L’UNITA’
Lo sceicco Salman Al Khalifa ha fatto appello all’unità del calcio mondiale ed ha più volte messo in risalto il fatto di essere sempre stato eletto democraticamente. Questo il succo del suo discorso di presentazione questo pomeriggio presso il Congresso della Fifa, prima dell’elezione presidenziale di cui è uno dei favoriti. «Da domani dovremo dimostrare la nostra unità al resto del mondo», ha detto. Infatti per Salman «le riforme adottate oggi sono solo l’inizio, tante altre dovranno seguire». Mentre il principale rivale Gianni Infantino non è mai stato sottoposto al voto delle federazioni, in quanto segretario generale, lo sceicco Salman ha ricordato che «dal 1998 sono sempre stato eletto nelle mie funzioni nel calcio, prima a capo di una federazione (il Bahrein), quindi dal 2013 della Confederazione asiatica». Nel suo discorso lo sceicco Salman ha anche insistito sull’importanza di aiutare i paesi piccoli. Non ha preso posizione sull’eventuale allargamento a 40 squadre del Mondiale. «Bisogna trovare la miglior soluzione globale», ha affermato.

LA CONFERENZA DEL NUOVO PRESIDENTE
«In questo momento, credetemi, ho un pensiero molto forte per Michel Platini»: è la risposta che Gianni Infantino, neo-presidente della Fifa, ha dato stasera a Zurigo durante la breve conferenza stampa, a poche ore dalle sua elezione. «Nei miei discorsi prima dell’elezione non ho menzionato alcun nome, ma è ovvio che ringrazio Michel Platini per i nove anni di lavoro svolti assieme», ha detto Infantino. L’italosvizzero non è entrato nei dettagli del suo programma ma ha comunque ricordato che durante la sua campagna aveva promesso che, nel caso accedesse alla massima carica, non avrebbe scelto un europeo come segretario generale.

Fonte: Il Mattino

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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