Euro2020 – L’Italia inizia da Roma per conquistare l’Europa

La nazionale di Mancini si prepara a Euro2020. Quali sono i punti di forza e di debolezza degli azzurri? 

Victoria Regnat. Come le legioni dell’esercito romano che partivano da Roma per conquistare l’Europa, allo stesso modo sembra essere il destino della Nazionale di calcio di Roberto Mancini. Infatti, la città eterna sarà il palcoscenico che darà il via ad un torneo, che nonostante le difficoltà causa Covid, onorerà i suoi sessant’anni con una competizione itinerante. Euro2020 parte dall’Olimpico di Roma per arrivare alla finale del 11 Luglio allo stadio di Wembley a Londra. Gli azzurri di Mancini nella sfida contro la Turchia di Venerdì 11 giugno avranno un duplice compito: quello di dare il via al torneo e, il secondo, di farlo in casa davanti al proprio pubblico (aperto il 25% dell’Olimpico). La Nazionale italiana viene considerata da molti come una delle favorite alla vittoria di Euro2020, tra questi anche il neo allenatore della Roma Mourinho ha dichiarato che: “l’Italia è una squadra con un buon mix di giovani talentuosi e calciatori con più esperienza. Giocatori che sanno come si vince. L’Italia è forte”. Il progetto del commissario tecnico Mancini, che da poco ha rinnovato, ha creato intorno alla squadra delle caratteristiche specifiche che determinano i punti di forza e di debolezza.

Punti di forza

A differenze delle esperienze precedenti, questa nazionale sta vivendo la vigilia dell’inizio di un torneo con molta tranquillità. Questo tipo di caratteristica è il frutto del lavoro svolto in questi anni da Roberto Mancini che ha cercato un giusto equilibrio tra spensieratezza ed entusiasmo attraverso la costruzione di un gruppo solido. Un complesso squadra che trova nel mix tra la vecchia guarda e giovani talenti la chiave del proprio successo. Infatti, da Chiellini a Donnarumma, passando per Insigne, tutti i calciatori sono fondamentali per il progetto Italia. Al completamento di tale entusiasmo è stato fondamentale lavorare sulla tattica per la costruzione di una trame di gioco che si impone contro gli avversari attraverso la costruzione dal basso e una regia a centrocampo, affidata a Jorginho, che permettono di distribuire molti palloni ai giocatori offensivi. L’attacco dell’Italia rappresenta la ciliegina sulla torta in cui un ispirato Insigne e il rapace attaccante Ciro Immobile, sostenuti da Verratti, sembrano aver ricostruito a tratti la famosa giostra calcistica della “zemanlandia”. Queste sensazioni di tranquillità ed entusiasmo vengono confermate anche da Leonardo Bonucci che in conferenza stampa aveva dichiarato: La squadra si è comportata in modo esemplare, ed è il bello di questo gruppo che ha unione e rispetto [..]Abbiamo intrapreso la strada dell’impostazione dal basso, il gioco è ben impresso in tutti noi, dobbiamo avere tranquillità e spensieratezza e per chi ha meno esperienza non è facile. Quando non si subisce gol è merito del lavoro di squadra e non solo del reparto arretrato

Punti deboli

Trovare dei punti deboli alla nazionale di Roberto Mancini è un compito alquanto difficile, ma se si tiene in considerazioni le altre nazionali, favorite alla vittoria di Euro2020, l’Italia si presenta, per quanto riguarda i singoli, non a livello delle avversarie. Infatti, se la Francia campione del mondo può contare su giocatori come Mbappé, Griezman e Pogba  di meno non è di certo il Belgio che si presenta con una rosa composta da nomi come De Bruyne, Lukaku e Hazard. Non va dimenticata la Germania che è sempre stato un avversario ostico e di cui vale ancora il detto di Gary Lineker “22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la Germania vince”. L’Italia nei singoli non ha certamente la qualità delle avversarie, ma presenta sicuramente giocatori vincenti. Se si cerca ancora le debolezze di questa nazionale targata Mancini, si può tenere in considerazione la difficoltà di gestire due situazioni extra calcistiche. La prima riguarda la convocazione di Bernardeschi, a favore di Politano, che ha creato un pò di malumore tra i tifosi azzurri (almeno in quelli di fede non juventina) e il silenzio da parte del mister ha alimentato una leggera polemica. La seconda riguarda le situazioni di mercato che hanno visto come protagonista il giovane Donnarumma, a seguito del trasferimento al PSG che poteva creare destabilizzazione in un spogliatoio sereno. 

Al di là delle caratteristiche della Nazionale, l’Italia ha il compito di arrivare nelle prime quattro del torneo. Dopo la disfatta contro la Svezia e la non partecipazione ai mondiali in Russia del 2018, arrivare alle semifinali sarebbe una consolazione dovuta. Si spera che l’Italia possa rifare come le legioni romane che battaglia dopo battaglia riesca a conquistare l’Europa intera e riportare a casa un trofeo che manca da 53 anni. Noi siamo pronti, siamo pronti ad urlare FORZA ITALIA!

Francesco Abate