Governo Draghi – Nessun Sottosegretario per il mondo dello Sport

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Il governo Draghi ha deciso di non nominare nessun sottosegretario con la delega allo sport. Perché questa decisione?

Nessun sottosegretario per il mondo sportivo. A seguito delle consultazioni del 24 febbraio, il governo di Mario Draghi ha sciolto le riserve per i nomi dei nuovi viceministri e sottosegretari che completano l’assetto dell’esecutivo. Tra i 39 sottosegretari, suddivisi tra le forze di maggioranza (11 al Movimento 5 stelle, 9 alla Lega, 6 al PD e a FI, 2 a Italia Viva, 1 a Leu, a Noi con l’Italia, +Europa e a Centro democratico), manca la nomina per un rappresentante dello sport. Per comprendere al meglio la mancata nomina di tale dicastero, è necessario analizzare le diverse fasi:

Niente sport nel Governo

Quando Mario Draghi, lo scorso 12 febbraio, salì al Colle per sciogliere le riserve sulla squadra di governo, nella lunga lista di ministri mancava la creazione di un dicastero per il mondo sportivo. Se con il governo di Giuseppe Conte lo sport aveva avuto la creazione di un ministero apposito (con Vincenzo Spadafora ministro), il neo-esecutivo non ha dato traccia di un suo interesse. Infatti, il governo “giallo-rosso” aveva come punto programmatico le riforme dello sport, concludendo l’esperienza con la restituzione dell’autonomia del CONI, al fine di poter permettere agli sportivi italiani di partecipare alle prossime Olimpiadi con la bandiera e l’inno italiano. La scelta di non avere un ministro dello sport aveva creato, per l’esecutivo di Draghi, molte aspettative nelle nomine dei sottosegretari. 

Nessuna delega allo sport

L’ulteriore conferma di incertezza intorno al mondo dello sport è la mancata nomina e delega di un sottosegretario dello sport del 24 febbraio del 2021. Per comprendere al meglio il ruolo di tale figura istituzionale è necessario comprendere una sua definizione. Secondo l’art.10 della legge 400 del 1988, il sottosegretario viene nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio, e ha il compito di coadiuvare il Ministro nell’esercizio delle loro funzioni, attribuendogli anche deleghe specifiche tramite decreto ministeriale. Il compito del sottosegretario è quello di fare il “lavoro sporco” per la gestione del ministero e, nel caso particolare, avere ottimi rapporti con le istituzioni sportive al fine di poter svolgere al meglio la loro funzione.

Perché non è stato nominato?

I motivi che hanno portato alla non nomina di un sottosegretario non sono stati ancora ben definiti: i veti su determinati nomi e la pressione partitica hanno complicato sicuramente i progetti del Consiglio dei Ministri, che ha preferito concentrarsi su altre politiche più “calde” in questo momento storico.La mancata nomina non è stata mal vista dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, nonostante gli appelli nei giorni scorsi di Malagò che chiedeva per lo sport una “persona preparata”. Questa situazione ha permesso al CONI di acquisire una centralità e libertà di manovra in assenza di un ministro. Non è detta ancora l’ultima parola in quanto il comunicato del Consiglio dei ministri ha confermato che “sarà successivamente designato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport” e sembra lasciare ancora aperta la partita delle nomine.

L’importanza di avere una figura di raccordo tra le istituzioni è un elemento necessario al fine di poter raggiungere gli obiettivi prefissati. Per capire se ci sarà tale figura è necessario avere pazienza e tempo: “Omnia cum tempore” (ogni cosa a suo tempo)

Francesco Abate