I 10 stadi più infuocati del mondo, dove il 12° uomo sugli spalti, fa la differenza in campo

Qual è lo stadio con il pubblico più caloroso? Quale quello con colori e canti più riconoscibili? Il sito SoFoot.com ha stilato la classifica delle tifoserie più calde e più vicine alla squadra, attraverso un viaggio non solo in Europa ma in tutto il mondo. Dall’Italia alla Germania, dal Marocco fino al Giappone; dieci stadi in cui la squadra di casa non si sente davvero mai sola.

1. Boca Juniors (Argentina)

Estadio Alberto Jacinto Armando, quello che tutti conoscono come La Bombonera. Oltre 57.000 persone a venerare il Boca Juniors. Sì, perché la tifoseria xeneise vive con la sua squadra una sorta di amore incondizionato. Poco tempo fa, Tévez sottolineava quanto il popolo boquense amasse il Boca “oltre il risultato”; che si vinca o che si perda, alla Bombonera è sempre una festa. Gradinate spioventi, fumogeni gialloblù e cartoncini da lanciare prima del fischio d’inizio. Quando gioca la squadra, tutta La Boca si ferma; la partita più sentita? Ovviamente il Superclásico contro il River Plate.

2. Borussia Dortmund (Germania)

La muraglia giallonera è il colpo d’occhio più bello evidente del Signal Iduna Park di Dortmund, tra gli stadi più riempiti d’Europa. 65.718 posti a sedere, a cui si aggiungono i quasi 25.000 posti in piedi della Südtribüne – la gradinata più larga d’Europa nel suo genere. Nessuno rimane indifferente alle spettacolari coreografie che l’ex Westfalenstadion regala nelle occasioni importanti; il giallo e il nero sempre i colori dominanti. I bandieroni non vengono abbassati nemmeno per un minuto e durante la partita, la squadra in campo viene spinta costantemente dai cori della sua curva.

3. Celtic Glasgow (Scozia)

La squadra di Glasgow non cammina mai sola; a ricordarlo, prima di ogni partita sulle note di You’ll never walk alone ci sono i sessantamila del Celtic Park. Come a Liverpool, più che a Liverpool. Chi è entrato nello stadio del Celtic non può dimenticare l’atmosfera che ha accolto la squadra di casa. Nel 2011, in occasione dei 125 anni della società, la tifoseria biancoverde ha regalato una serata indimenticabile a chiunque fosse presente o anche solo davanti alla tv. Una coreografia maestosa che caricava l’ambiente di orgoglio e di responsabilità insieme. Poi, il continuo e rumoroso sostegno dei supporters. Da brividi.

4. Raja Casablanca (Marocco)

Il bianco e il verde sono anche i colori di questa squadra africana, che ha nello stadio Mohammed V la casa dei suoi successi. In occasione del derby contro la Wydad Casablanca, il pubblico delle aquile verdi dà il meglio di sé: la curva di casa, chiamata “Vox Populi” studia coreografie e mosaici d’impatto, che coinvolgono tutti e possono riprodurre simboli del club o frasi per caricare i giocatori. Nonostante le tribune molto distanti dal terreno di gioco, le squadre in campo riescono comunque a sentire il calore dei propri tifosi.

5. Napoli (Italia)

Il calcio, in territorio napoletano, è quasi una ragione di vita. Il San Paolo è il luogo che raccoglie e manifesta tutte le emozioni dei tifosi azzurri. Impressionante la capacità di emozionare, come accaduto lo scorso 10 gennaio: per omaggiare Pino Daniele, la squadra è entrata in campo sulle note di “Napul’ è”; sulle tribune, tra uno striscione e l’altro, tutte le sciarpe distese. La squadra è motivo d’orgoglio per il suo pubblico e per tutta la città. In occasione delle più importanti gare europee, l’atmosfera diventa ancora più magica: l’urlo sulle note dell’inno della Champions League prima della gara contro il Dortmund ha raggiunto la periferia della città.

6. Galatasaray (Turchia)

All’inferno e ritorno. Questo il motivo che accompagna le gare delle avversarie del Galatasaray. Il vecchio Ali Sami Yen era soprannominato proprio Cehennem (inferno, appunto). L’attuale Türk Telekom Arena è uno degli stadi più caldi e intimidatori d’Europa, dove i canti e il tifo di oltre cinquanta mila persone rendono infuocata anche una fredda serata di dicembre. I Cimbom ribadiscono la loro superiorità cittadina anche sugli spalti. Tra fumogeni colorati, canti assordanti e mega bandiere, la vicinanza alla squadra è assicurata. “Benvenuti all’inferno”.

7. Athletic Bilbao (Spagna)

Il San Mames è il nuovo gioiello dell’Athletic Bilbao. Lì, proprio sabato, è caduto il Real Madrid Campione d’Europa. Esternamente, la nuova Catedral si presenta come un impianto moderno che illumina il paesaggio basco. All’interno, i tifosi dell’Athletic coprono i 53.000 seggiolini biancorossi per incitare Los Leones. Impressionati i mosaici preparati con i cartoncini e mostrati prima dell’inizio delle gare decisive, così come i cori che accompagnano incessantemente le azioni della squadra. Immancabili anche sciarpe e bandiere al primo anello dello stadio che coinvolgono i tifosi anche all’esterno della Catedral.

8. Stella Rossa (Serbia)

Lo Stadion Crvena Zvezda è un impianto polifunzionale che ospita 55.500 persone e non soltanto per partite di calcio. Molti lo conoscono come Marakana ed è la casa della Stella Rossa Belgrado. I ragazzi della Nord sono sempre al loro posto, numerosi e chiassosi, anche quando le partite non sono di alto livello (come capita ormai negli ultimi periodi). I colori caratteristici sono il bianco e il rosso, i tamburi e i fumogeni sono sempre protagonisti. Gli spettatori dei settori più caldi seguono la partita in piedi e spesso per un intero tempo di gioco ripetono sempre e solo lo stesso coro. Un tifo che non si ferma neanche quando la squadra è in svantaggio.

9. Urawa Red Diamonds (Giappone)

Negli ultimi anni, il calcio ha acquisito popolarità anche in Giappone. Anche questa realtà, forse meno conosciuta, può vantare un impianto capace di incendiarsi per la squadra di casa: il Saitama Stadium 2002 (quasi 64.000 posti) è stato costruito per il Campionato del Mondo del 2002 e con la sua struttura moderna garantisce la vicinanza tra il pubblico e i giocatori. Apparso anche in numerosi videogiochi, quando si riempie regala colpi d’occhio notevoli: le coreografie di inizio gara vengono poi sostituite da oggetti gonfiabili che vengono agitati del corso della partita.

10. Saint-Étienne (Francia)

Lo Stade Geoffroy-Guichard che ospita il Saint- Étienne è un impianto antico e pensato seguendo il modello inglese, aperto agli angoli e con le quattro tribune intitolare a quattro calciatori importanti del club. Gli ultras del club sono senza dubbio i più riconoscibili di Francia; a volte le tribune vengono interamente ricoperte da maxi teloni bianco-verdi, altre volte solo da lunghi striscioni di incitamento alla squadra. A surriscaldare il clima ci pensano poi i numerosi fumogeni (solitamente verdi) sventolati nelle prime file delle gradinate. Famosa anche la loro scarpata, che in Francia è considerata da primato.

Fonte: GianlucadiMarzio.com