Iavarone: “Conte e quel presunto rigore morale. Il ct è in eterna lotta con il buonsenso”

Torneranno i nazionali, pur tra bollettini non certo incoraggianti, ma con prospettive positive per il loro Napoli, in rampa di lancio in campionato. Contraddizioni del pallone. Dunque, ecco sulla via del rientro chi, come Mertens, è più acciaccato di quando è partito. E chi, nel caso di Higuain, se l’é vista brutta, ma ha scampato il pericolo di un brutto infortunio. Insomma, comincia una settimana particolare e forse pure inquietante.

Dove i calciatori da nazionale sono frullati in calendari trafficatissimi e immolati nell’interesse economico di Fifa e Uefa. Con questo istituto europeo che ha partorito, con l’avvento di Platini, quel “mostro” che é l’Europeo 2016: con 24 squadre nella fase finale, anziché le 16 di sempre, e qualificazioni interminabili immerse in una selva oscura di nazionali più omogenee all’adagio (più ne siamo e più soldi incassiamo) che al realismo agonistico. Questo e altro con deferenti saluti al presunto rigore morale di Conte, che ha esiliato Insigne e Berardi, credendo di fare un dispetto a loro. E non al buonsenso, come in realtà è successo. Scelta rivelatasi un boomerang per il nostro ct, che conserva il vezzo del tizio puntiglioso e irascibile, non accorgendosi che la sua regola non può essere la prima norma del Club Italia, ma del club dei fumantini.

Fonte: toniiavarone.it

 

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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