Iavarone: “Juve-Napoli, spalla a spalla nel segno del comando, ma gli azzurri…”

Toni Iavarone scrive su Samp-Napoli e sulla corsa scudetto coi bianconeri sul suo blog

Spalla a spalla, fosse un match di boxe il cartellino del Napoli avrebbe due punti in più, che non sono il distacco guadagnato fino a oggi sulla Juve. Tutt’altro significato: il vantaggio della Sarri band è in cifre, statistiche e percentuali: sette lunghezze recuperate all’Inter in tre partite, il bomber dei bomber con 21 gol contro i 12 di Eder, staccato di nove incollature. E poi tanto, ma tanto altro. Insomma, in questo spettacolo per il posto da primi della serie A, Napoli e Juve si allontanano e si avvicinano in un’ideale scala di valori calcistici. Che oggi sono appannaggio degli azzurri primi in classifica.

Nella partita di Genova, contro la Samp, ben al di là dei due gol incassati e degli sbagli di Reina, (tre in due partite di fila: Inter e blucerchiati), è venuto fuori un Napoli a due facce: prepotente e testardo per 40 minuti, arretrato e sotto ritmo per un bel po’, fino all’accelerata finale.

Travolta la povera Samp – anche in virtù del fatto che Sarri ha dovuto esibire il meglio del repertorio ( i gol di Higuain, Insigne, Hamsik e Mertens) per tenere lontani gli avversari -, ora la vera partita è quella a distanza con la Juve.  Ma cosa dicono gli oracoli del campionato? Che ormai si va verso un gran duello tra azzurri e bianconeri; che il Napoli ha dalla sua parte il miglior gioco; che la Juve è squadra solida e poco spettacolare, ma che quando riparte ti fa male; che Sarri ha un attacco micidiale e una difesa – a parte ieri – abbastanza affidabile. E che siamo a poco più di metà dell’opera e che la strada è ancora lunga e tortuosa. E chi può spianare questa via c’è.  È il signor Gonzalo Gerardo Higuain, braccia forti e piedi divini. Ma soprattutto 21 gol in 21 partite. Chapeau.

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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