Iavarone: “L’Olimpico, lo Juventus Stadium e i fallimenti dei questori di Roma e Torino…”

Toni Iavarone scrive sulle decisioni dei questori di Roma e Torino sul suo blog

Carissimi Questori di Roma e di Torino
Discriminazione territoriale. Nel linguaggio del calcio si chiamano così i cori e gli striscioni che danno del colerosi e dei cani ai napoletani, invocando l’intervento del Vesuvio per fare piazza pulita. Nello stadio dove s’è giocata Lazio-Napoli 0-2 (a proposito, la squadra di Sarri è pressoché imbattibile) e nella città dove lei è il responsabile dell’ordine pubblico, c’è stato il “buu” e anche altro contro Koulibaly, che ha la pelle nera e milioni di neuroni in più di quella gentaglia della curva, afflitta da desertificazione mentale. L’arbitro voleva sospendere la partita, e lei – come si usa nel nostro Belpaese – ha atteso.

In un pasticciaccio italiano nessuno ha voluto mettere il punto a uno spettacolo indecoroso. Uno stupido è uno stupido, due stupidi sono due stupidi. Diecimila stupidi sono una forza. Ma lei non ha reagito alla protervia di questa forza. Ora qualcuno dirà che è uno scherzo: è solo un gioco, uno sfottò, mica si vuole eliminare chi ha un colore diverso, mica si spera davvero nel genocidio, si fa solo per dire e non si dice per fare. E sarà così pure stavolta, alla Lazio toccherà la solita banale multa da divieto di sosta. Tanto fanno parte dello spettacolo pure i cori inneggianti a catastrofi e stragi varie. In curva allegramente si fa il “buu” a Koulibaly, si implorano i vulcani ed evocano puzze e pestilenze per salutare i tifosi e i giocatori del Napoli, come accaduto pure ieri sera.

Tutto a posto, il razzismo è un’altra cosa, basta chiedere al giudice sportivo della serie A, che oggi delibererà su Lazio-Napoli, finirà con qualche  euro di multa e appuntamento alla prossima partita. Con un altro questore, quello di Torino, che ha deciso di chiudere in faccia ai napoletani le porte dello Juventus Stadium. Già i napoletani, quelli ai quali ogni volta sbattono in faccia il Vesuvio che fa una strage, il colera che stermina e da ieri pure i versacci dei razzisti. Qualcuno ha voglia di dire basta?

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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