L’edizione odierna de Il Mattino spiega il motivo della bocciatura del ricorso di Ancelotti per la squalifica maturata con la sua espulsione nella sfida contro l’Atalanta.
La Corte Sportiva d’Appello Nazionale ha respinto il ricorso del Napoli contro la squalifica di una giornata infilitta a Carlo Ancelotti, dopo le proteste del tecnico nel match degli azzurri contro l’Atalanta in merito alla mancata concessione di un calcio di rigore per un fallo di Kjaer su Fernando Llorente. L’edizione odierna de Il Mattino ha spiegato tutto chiaramente così: “Tutti i segnali sono negativi, nel senso che appare fin dal giorno prima assai improbabile che venga accolto”.
Ma Carlo – si legge su Il Mattino – non ci sta. Spiega al collegio, che ammette il ricorso: “Io non ho insultato l’arbitro, sono entrato in campo solo per riportare la calma, per dargli una mano”. Lo ascoltano con garbo. D’altronde, mica capita tutti i giorni che un allenatore lasci il ritiro a poche ore dalla gara per venire a discutere del suo ricorso. Come sempre, alla fine fanno come da regolamento: Ancelotti è uscito dall’area tecnica secondo il referto arbitrale ed è questo l’unico atto che fa fede”.
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