Il Mattino – Tristezza infinita, il giocatore è in sciopero del sorriso ma perché? Sarebbe banale…

La sua è una tristezza naturale, che lo conduce fuori dal cerimoniale post gol, in un entusiasmo privo di esplicitazioni, in un estetismo festante senza rito. Quello che viene dopo è contorno, che sia tristezza o connessione a uno dei tanti suoni che dipingono gli stati d’animo della città di Napoli, è una storia da antropologi come nell’ultimo libro di Michele Serra, “Ognuno potrebbe”, dove il protagonista studia un puntero triste uruguayano che non esulta dopo aver segnato, generando dubbi in chi lo guarda. Gabbiadini appartiene a quella categoria, magari è uno che non sa godere dei propri successi. Una sorta di sciopero della risata. Ma sarebbe banale ricondurre a una ricerca della titolarità di posto in ogni gara la sua mancata esibizione della soddisfazione.
Fonte: ultimecalcionapoli