Il modello calcio di oggi è insostenibile, bisogna cambiare per salvare il futuro

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Il calcio ha bisogno di cambiare per salvare il futuro

Il mondo del calcio è una bolla che rischia prima o poi di scoppiare, il modello economico attuale è ormai fuori controllo. Troppi club indebitati che che nonostante tutto riescono a spendere cifre blu in sede di mercato, accaparrandosi i migliori giocatori su piazza ma che non sempre si tramutano in trofei. Gli stessi organi del calcio europeo hanno provato a fermare l’emorragia di denaro, ma il sistema del Fair Play Finanziario non ha dato i frutti sperati. Se i grandi club riescono ancora oggi ad ingaggiare giocatori a cifre folli, i piccoli fanno sempre più fatica a sopravvivere. Si è sempre alla ricerca di nuove entrate basate sui diritti tv, che non fanno altro che aumentare le gare da disputare a discapito dello spettacolo.

Cambiare per sopravvivere

Il cambiamento del mondo del calcio deve avvenire già dai vertici di chi comanda e gestisce la governance, con idee nuove e che non vadano a premiare si soliti noti. In passato si era parlato di un Salary Cup come avviene in NBA, ma l’idea  è morta sul nascere e non è stata poi proposta alcuna alternativa. Il mondo del pallone rischia di non avere futuro, il più spendi e più vinci ormai non è più sostenibile. Premiare i club virtuosi e penalizzare chi accumula debiti su debiti, al di là del blasone e della storicità. Impensabile che oggi ci siano società fortemente indebitate, continuino a dettare legge in sede di calciomercato a suon di milioni.

Ma la volontà di cambiare c’è?

Ciò che più conta è capire se la volontà di andare incontro al cambiamento c’è, ma visto lo spingere di alcuni personaggi alla nascita di una Superlega si può dire di no. La competizione è solo un modo più veloce per trovare una soluzione al problema, che magari per qualche anno si attenuerà ma non sarà per sempre. Creare un nuovo torneo dai criteri abbastanza discutibili, è solo un modo per creare un calcio d’élite in cui ne beneficiano sempre i soliti noti. Anziché creare competizioni dai criteri discutibili, bisogna pensare a ridurre i costi di cartellini e giocatori. Pensando ad un modello economico sostenibile, dove ogni club spende quanto realmente è capace di spendere limitando così le spese folli e garantendo un futuro economicamente sano alla propria società.

Elio Di Napoli