Addio Hamsik, i dettagli economici dell’affare
L’intenzione di Marek Hamsik sabato, giocare la partita con la Sampdoria e uscire dal campo normalmente. Poi annunciare – a sorpresa – il suo addio a tempo debito. Probabilmente in settimana. Non è riuscito lo slovacco a mantenere il segreto: ha dovuto dare l’annuncio della sua decisione i compagni venerdì, il giorno prima della partita. A quel punto la notizia è venuta fuori. Eppure Marek tira dritto, e anche ieri – per tutta la giornata – ha fatto finta di nulla. Gli sono arrivati centinaia di messaggi, ai quali probabilmente non ha risposto. Nessuno lo ha incrociato, probabilmente è rimasto a casa con la moglie e i figli. Ma presto sarà raggiunto dallo staff dei suoi procuratori e dal padre.
DOMANI o mercoledì potrebbero esserci le firme con il Dalian Yifeng. Prima quella del Napoli e poi la sua. Anche De Laurentiis sarà a Napoli: la sua presenza è prevista stamattina al “Vesuvio” per la presentazione del prossimo ritiro di Dimaro. Di sicuro si lavorerà per Hamsik. Non ci saranno sorprese, però: si tratta solo di formalizzare la cessione e di passare ai (dolorosi) annunci. Il giocatore dovrebbe recarsi in Cina a metà settimana per gli ultimi documenti e la firma effettiva sul contratto, per poi rientrare a Napoli e organizzare il trasloco. Tutto sarà comunque formalizzato entro la fine del mese, ma il calciatore ha chiuso la sua esperienza da calciatore del Napoli ed anche senza ufficialità non dovrebbe più essere convocato. Hamsik passerà ai cinesi del Dalian Yifeng per una cifra di 15 milioni più bonus: potrebbero arrivare a quasi 10 se il giocatore rimarrà in Cina per tutti i tre anni del contratto. Per il calciatore il super stipendio da ben nove milioni l’anno, naturalmente netti. Tutto definito, De Laurentiis e Ancelotti avrebbero evitato volentieri la cessione, ma c’era una promessa che il presidente ha voluto onorare. Alle condizioni poste dal Napoli il capitano poteva andare. Hamsik aveva provato a partire già la scorsa estate, ma a De Laurentiis propose di liberarlo gratis, praticamente di svincolarlo. Il presidente rifiutò, chiedendo almeno 25 milioni. Milioni che oggi sono diventati 15, ma ci sono i bonus.
IL MERCATO È CHIUSO, ma solo in Italia. In Cina c’è tempo fino al 28 febbraio, e il Napoli farà a meno di Hamsik senza sostituirlo. Difficile sostenere che la società si è fatta trovare impreparata: quello di gennaio è stato un mercato strano. Ha tenuto banco il caso Allan (anche lui a un passo dall’addio) e quindi De Laurentiis si è guardato intorno per un centrocampista: Barella, Fornals, Lobotka e Bennacer su tutti. Ma non se n’è fatto nulla, anche perché Allan è rimasto. Difficile capire se i sondaggi erano per sostituire il brasiliano o proprio Hamsik. Ma a quanto pare appena Allan ha saputo che sarebbe rimasto, si è fatto avanti Hamsik rilanciando la richiesta di andare via. A quel punto De Laurentiis e Ancelotti hanno dovuto acconsentire, anche a costo di ritrovarsi con due mediani in meno. Rog (anche lui su sua richiesta) è andato al Siviglia, e senza Hamsik Fabian cambierà ruolo. Sarà lui il titolare con Allan, con Diawara prima alternativa. Il quarto sarà Zielinski, ma solo all’occorrenza. L’addio di Hamsik darà la possibilità ad altri giocatori di trovare più spazio. Con Fabian spostato al centro, si libera il posto per l’esterno sinistro. Se lo giocheranno Zielinski e Verdi. A destra Callejon e Ounas. All’occorrenza Insigne può fare l’esterno sinistro, e in attacco ci sono Mertens, Milik e Younes. Insomma, vedendola così il Napoli è coperto perché sfrutterà quei giocatori che ad oggi si sono visti poco, come Diawara, Verdi e Ounas. Ma è innegabile che il Napoli si è indebolito: evidentemente, senza la Coppa Italia, col campionato chiaramente indirizzato e la sola Europa League come obiettivo più concreto il sacrificio si poteva fare.
Fonte: Giovanni Scotto per Il Roma