Il Roma – Samp-Napoli, Ancelotti verso due cambi, potrebbe esserci una clamorosa esclusione

C’è chi è integralista e chi no. Carlo Ancelotti di sicuro non lo è. La sua indole è quella di cambiare, mutare. Adattare la sua squadra alle circostanze, agli impegni. Quello che molti chiamano turnover, per l’allenatore del Napoli è la normale gestione del gruppo. Domani la terza giornata di campionato in casa della Sampdoria, e poi ci sarà la sosta. Si tornerà in campo il 16 settembre, al San Paolo contro la Fiorentina. Dati alla mano, a Genova non c’è bisogno di fare rotazioni. Però Ancelotti ci sta pensando eccome.

L’allenatore azzurro è tentato da due cambi: fermo restando che il modulo non si tocca. Si partirà ancora con il 4-3- 3 di stampo sarrista, che potrebbe cambiare in corsa. Ma in partenza difficilmente ci saranno sorprese. Queste potrebbero essere presenti nella formazione, perché l’idea che stuzzica Ancelotti è quella di un cambio in cabina di regia. Fuori Marek Hamsik, dentro Amadou Diawara. Una sostituzione non da poco, perché il capitano sta lavorando per diventare regista, e un turnover dopo sole due partite avrebbe comunque il sapore della bocciatura. E delicata è anche la scelta di inserire Diawara in quello che fu il ruolo di Jorginho, ossia regista nel 4-3-3. Ma Ancelotti per ora vuole insistere col classico schema, magari provando il maggior dinamismo di Diawara, che si fa valere meglio di Hamsik in fase di non possesso.

E le novità non dovrebbero finire qui. L’altra tentazione è l’esclusione di un altro “classico” intoccabile della squadra partenopea: si tratta di José Maria Callejon, onnipresente con Sarri senza se e senza ma, e che domani a Marassi rischia una “clamorosa” esclusione tecnica. Ovviamente nemmeno qui è il caso di parlare di bocciatura, ma di un turnover che forse non è motivato dalla ordinaria rotazione, ma dalla voglia di vedere il Napoli con un assetto diverso. Una squadra in grado di approcciare meglio alla partita. Due volte gli azzurri sono finiti sotto, contro la Lazio e Milan, e due volte è stato necessario rimontare.

Forse può essere Simone Verdi la soluzione per il tridente. Andrebbe in un ruolo per lui naturale, provando a dare un ritmo diverso all’attacco azzurro. Verdi ha tiro dalla distanza, dribbling e la capacità di saltare l’uomo e cercare velocemente la conclusione. Lo spagnolo è più un giocatore di profondità, che si è destreggiato molto bene nelle prime due partite, ma che domani potrebbe fare i conti di persona con il nuovo corso di Ancelotti e il suo modo di gestire la rosa. Vale a dire concedere spazio a tutti, sfruttare ogni calciatore a disposizione. E poco importa se dopo Genova ci sarà la sosta, Ancelotti fa le prove di turnover in vista della Champions. Il 18 settembre, del resto non è così lontano.