L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport scrive sulla reazione in casa Juventus per lo scandalo scaturito dall’inchiesta
“La Juve è «sconvolta» e, potesse tornare indietro, terrebbe ferma la barra di fronte alle pressioni degli ultrà, alcuni scoperti in odor di mafia. «Alto Piemonte», l’indagine sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord arrivata alla porte dello Juventus Stadium, ha lasciato cicatrici profonde: l’avvocato dei bianconeri Luigi Chiappero, riascoltato per la seconda volta dalla Commissione parlamentare antimafia, lo ha ammesso ieri. E ha ribadito che non patteggerà nel processo sportivo nel quale quattro dirigenti sono a rischio inibizione: il capo della biglietteria Stefano Merulla, il security manager Alessandro D’Angelo, l’ex responsabile dell’area commerciale Francesco Calvo e il presidente Andrea Agnelli“.