Roberto Mancini lancia dal 1′ Insigne e Di Lorenzo
Il Mancio stravede per Insigne e Di Lorenzo: cosa ha fatto innamorare degli azzurri al CT italiano
Nello scacchiere di Roberto Mancini ci sono due azzurri inamovibili. Stiamo parlando di Lorenzo Insigne e Giovanni Di Lorenzo, due giocatori che durante l’Europeo hanno solo regalato soddisfazioni. Se il primo poteva ritenersi una garanzia, il secondo invece aveva il sapore di scommessa. Azzeccata, vinta, chiamatela come volete, ma il Mancio ha avuto ragione. Lo scugnizzo di Frattamaggiore, dopotutto, lo conoscevamo già. Avevamo avuto prova sin dai primi passi della sua carriera di che pasta fosse fatto. Ha dato dimostrazione a partire dal Pescara con Zeman per poi consolidarsi ai piedi del Vesuvio. E dopo una gavetta non troppo lunga, ma sapendo semplicemente aspettare il suo momento è riuscito a strappare una maglia che è il sogno di tutti i bambini: la dieci azzurra, quella dell’Italia. Non troppo diverso il percorso di Di Lorenzo: più in ombra rispetto al compagno di squadra, ma con una forte esplosività negli ultimi anni. La sua consacrazione è arrivata soltanto ad Empoli a venticinque anni. Da lì, gli occhi del Napoli su di lui e di Giuntoli che lo ha strappato dalla sua Toscana per portarlo in Campania, sui campi nobili dell’ex San Paolo, ora Diego Armando Maradona.
Le qualità che hanno convinto il CT Mancini
Insigne e Di Lorenzo sono sempre state pedine fisse nello scacchiere napoletano. Grande costanza e capacità di adattamento a varie situazioni, ma ciò che ha fatto la differenza è stato il rendimento avuto in questi anni. Offrire quelle garanzie che ogni allenatore cerca: la corsa, il ritmo, l’intensità ad alti livelli, essere duttili. Attaccare, difendere ed essere propositivi. Capire quando è il momento giusto per fare quel movimento, quel passo lì. Avere la mentalità di essere un campione. Ecco, forse è questo che più di tutto ha cercato Roberto Mancini in loro. I due sono stati titolari imprescindibili dell’Europeo che ha visto l’Italia trionfare, senza nessuno che potesse puntarci nemmeno un euro per le sue ultime disfatte. Ma gli Azzurri dell’ex Manchester City e Inter hanno una mentalità diversa. Sono una squadra nuova, purificata da ogni peccato delle vecchie gestioni. Dopotutto, Roma non è stata costruita in un giorno e nemmeno l’Italia in pochi mesi.
Questa sera contro la Svizzera saranno protagonisti nuovamente Insigne e Di Lorenzo nei loro rispettivi ruoli, all’Olimpico proprio come nell’Europeo in estate. E chissà che vecchi ricordi, emozioni, tornino alla mente per un nuovo successo italiano e replicare l’impresa fatta qualche mese fa.