Dov’eravamo rimasti? Ah, già, alla povera Italbasket senza Datome, con Belinelli in dubbio, con Pianigiani cupo e quasi rassegnato, con l’Islanda che ci faceva tremare. Senza speranze, siamo i primi ad ammetterlo. Poi è arrivata una fresca serata berlinese alla Mercedes Benz Arena, col pubblico che canta come al Mondiale di calcio e Beli e Gallinari che fanno i marziani. La Spagna dei mostri? Spazzata via (105-98), con un secondo tempo da conservare e rivedere tra tanti anni, perché “Attenti a quei due” non è più solo il telefilm con Roger Moore e Tony Curtis (per chi ha l’età per ricordarselo) ma lo slogan di una Nazionale che è stata quella che tutti avevamo sognato di vedere quando favoleggiavamo dei 4 Nba tutti in azzurro per la prima volta. Finisce con Beli che segna 25 punti dei suoi 27 nella ripresa, Gallo che domina (29 con 13/14 ai liberi, 8 rimbalzi, 6 assist, 11 falli subiti) e il sogno che si riaccende. Senza trionfalismi, anche perché oggi c’è già la disperata Germania.
PRIMO TEMPO — Le note positive dell’avvio azzurro sono Belinelli in campo alla palla a due, un Bargnani presente in attacco (10 punti nei primi 10’) e un approccio sicuramente più deciso, davanti a spalti quasi totalmente tricolori. Difendiamo maluccio in area e infatti Pau Gasol ci carica di falli, andando in lunetta 8 volte e finendo il primo periodo con 12 punti. L’equilibrio è totale: +4 Italia sul 5-9, +4 Spagna sul 15-11. E quintetto azzurro che gioca i primi 9’41” senza cambi. Gli arbitri fischiano anche i sospiri, scontentando tutti. Aradori (ottimo impatto con 7 punti in 4′), Melli (3 falli in 2′ e pure una leggera distorsione a una caviglia) e Cusin aprono il 2° periodo (sul 20-19 Spagna). Rientra Gallinari e con un 2+1, dopo una tripla di Gentile, ci permette di allungare (24-29 al 13’). Hernangomez ricuce (30-31). Il problema è che ci carichiamo di falli e la Spagna vive in lunetta, per fortuna altrettanto fa il Gallo che si butta dentro e si procura liberi (7/7 alla pausa). Una brutta caduta sull’anca costringe Hackett a lasciare il campo a 4′ dalla pausa, rientrando fortunatamente nei secondi finali. Si va negli spogliatoi con la Spagna sopra di 3 (45-42) ma è decisamente un’altra Italia. Gasol domina (16 punti, 7 rimbalzi e 4 assist in 15’), ma Gallo e Mago (24 in due) assieme a un positivo Aradori. Ce la giochiamo, pur subendo tantissimo da sotto (26-10 i punti in area per gli iberici, Gasol e Reyes 5 falli subiti a testa).
ITALIA: Gallinari 29, Belinelli 27 (7/9 da 3), Bargnani 18.