Juve, domani udienza per il ricorso: possibile riduzione dei -15 punti

Juve

La Gazzetta dello Sport – Juve, domani si discuterà il ricorso presentato dalla società: possibile riduzione dei -15 punti.

Nella giornata di domani, al Salone d’Onore del Coni, il Collegio di Garanzia, terrà l’udienza che decreterà un riscontro definitivo in merito al ricorso presentato dalla Juventus, sul caso plusvalenze. Quest’ultimo ha condannato i bianconeri a 15 punti di penalizzazione in classifica, nel campionato in corso. L’edizione odierna del quotidiano, fa il punto della situazione.

“La società ha presentato un ricorso di cento pagine articolato in 9 punti che prende a pugni le motivazioni della Corte d’Appello. Che è andata oltre le stesse richieste del procuratore: 15 punti, anziché 9. L’attacco dei legali e dei consulenti juventini si concentra sulla “violazione delle norme di diritto”, è il punto forte delle competenze del Collegio di Garanzia. Che non è un vero e proprio terzo grado, ma un grado di “legittimità”.

Semplificando, la Juve dice: non si poteva riaprire il processo dopo la doppia archiviazione di un anno fa; le contestazioni per cui siamo stati condannati sono diverse da quelle contenute nel deferimento originario; quindi, non abbiamo potuto difenderci, passando dalle 15 operazioni incriminate all’esistenza di un “sistema fraudolento”, più precisamente non è stato possibile “alcun contraddittorio della difesa dei deferiti”; le “lettere Covisoc” costituivano di fatto l’inizio dell’azione disciplinare e la mancata acquisizione (poi imposta dal Tar) è una “violazione del diritto di difesa”. Infine, il meno 15 non è proporzionato e soprattutto i giudici di appello federali non hanno motivato come ci si arriva.

FRONTIERA

Ma il tema a monte, mettiamola così, è la frontiera dei confini concessi dall’ordinamento sportivo alla riapertura del processo. Una frontiera, ci perdoneranno i giuristi, un po’ difficile da individuare. Fatto sta che il Coni e la Federcalcio nei loro codici dicono due cose diverse. Il primo restringe all’”errore di fatto” la richiesta di revocazione, la seconda lo allarga parecchio e include soprattutto la circostanza in cui “siano sopravvenuti, dopo che la decisione è diventata inappellabile, fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato una diversa pronuncia”. Secondo la Juve la fonte Coni è “gerarchicamente superiore”, per i giudici di appello invece l’allargamento del campo rientra nell’autonomia delle federazioni ed è integrativa e non alternativa”.

Fonte foto: Flickr.com

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