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REINA 6: Non è stato il solito Reina. Non esce quasi mai sui cross alti e non è parso esente da colpe sul gol di Calaiò. Forse ha ancora recuperato del tutto dall’infortunio.
REVEILLERE 6: Buona la partita del terzino francese, schierato per la prima volta nel suo ruolo naturale. Molto accorto in difesa, spinge poco. CASA ‘E PUTECA
GHOULAM 6,5: Belle le sue galoppate sulla fascia, peccato solo che sbaglia tanti cross.
FERNANDEZ 7: Finalmente una partita molto ben giocata, senza errori e sbavature. Annulla Gilardino e nel primo tempo si rende protagonista di un eccezionale salvataggio sulla linea di porta. STA CU ‘LL’UOCCHIE APPIZZATE
ALBIOL 5,5: Gioca una delle partite più brutte da quando è a Napoli, sbagliando quasi tutti i passaggi. Forse non ha recuperato dalla febbre che gli ha fatto saltare lo Swansea. NDROPPECUS
BEHRAMI 6: Solita diga del centrocampo azzurro, cala nella ripresa .
JORGINHO 5,5: Fuori dal gioco, soffre la marcatura a uomo che gli riserva Gasperini. ’NZIPETO
MERTENS 6,5: Solito motorino indiavolato. Sfiora in almeno quattro occasioni la rete. Pecca di egoismo in più di un’occasione. Da un suo fallo inutile, nasce il gol del pari. FRICCICARIELLO
HAMSIK 6: Prestazione altalenante di Marek, molti passaggi sbagliati negli ultimi 20 metri, ma ha il pregio di confezionare un meraviglioso assist per il gol del Pipita.
HIGUAIN 7: Il solito trascinatore della squadra. Oltre al gol, fornisce tanti deliziosi palloni per i suoi compagni.
CALLEJON 6,5: Instancabile, ha sette polmoni. Abbiamo perso il conto di quante volte percorre la fascia destra. Sfortunato in un paio d’occasioni.
INSIGNE 5,5: Entra nel momento peggiore del Napoli, la squadra è stanca ma lui non fa nulla per far scoccare la scintilla..
INLER S.V: Troppo poco per giudicarlo.
PANDEV S.V.: Tocca solo un paio di palloni…e li sbaglia.
BENITEZ 6,5: Prepara bene la partita, facendo giocare i primi 45 minuti “a palla” dal Napoli con il chiaro intento di chiudere subito la gara. Purtroppo gli azzurri segnano solo un gol, raccogliendo meno di quanto meritato. Poi Calaiò s’inventa un capolavoro che beffa e gela il S. Paolo.
Fabio Sorrentino
