LE PAGELLE – Un brutto Napoli non va oltre lo 0-0 contro il Torino
Meret 7: Si fa trovare sempre pronto quando chiamato in causa. Nel primo tempo riesce a deviare una palla davvero velenosa
Di Lorenzo 7: Unico della sua squadra a non sbagliare nulla. Bravo sia in fase di proposizione che in quella di chiusura
Luperto 6+: Una gara senza lode e senza infamia. Un paio di volte è uscito palla al piede dalla difesa con discreto successo
Manolas 6,5: Si limita all’ordinaria amministrazione negando ogni tentativo di offesa a Belotti. Una sicurezza
Hysaj 6: Voto di stima e fiducia. L’albanese ha dovuto lasciare il campo per infortunio al 35’ (dal 36’ Ghoulam 5,5: Entra al posto di Hysaj. L’algerino è lontanissimo dal calciatore che dominava la fascia sinistra prima dei due gravi infortuni)
Fabian Ruiz 5,5: Dopo un buon primo tempo macchia la sua prestazione con un secondo tempo non all’altezza.
Allan 6,5: La sua presenza a centrocampo si è sentita, ma manca ancora qualcosa al gladiatore che tutti conosciamo
Zielinski 4: Sbaglia tutto quello che si può sbagliare. Nel finale di gara passeggia lungo la linea di mediana.
Lozano 4: Non salta mai l’uomo e sbaglia anche gli appoggi più semplici. Non riesce mai a impensierire i propri avversari. Perde sistematicamente tutti i contrasti e non eccelle nemmeno in quella che doveva essere la sua specialità: la velocità. Si becca un cartellino giallo per un fallo inutile (dal 63’ Callejon 6: copre il suo ruolo naturale, ma il suo ingresso non cambia l’inerzia della gara)
Insigne 4,5: in un paio di episodi si intestardisce con azioni personali ritardando colpevolmente l’ultimo tocco. Il suo apporto è quasi nullo e difficilmente riesce a superare i diretti avversari. (Dal 67’ Llorente 6: fa sentire subito la sua presenza sulle palle alte. Sbaglia, perché di sbaglio trattasi, un colpo di testa da breve distanza dalla porta difesa da Sirigu. E non si dica che solo Milik sbaglia gol facili!)
Mertens 5,5: stava per ripetere il colpo di un paio di anni fa messo a segno proprio contro il Torino. Il suo pallonetto, però, questa volta finisce di poco fuori. Per il resto è apparso poco incisivo e abbastanza isolato al centro dell’attacco azzurro.