Lega Pro: ecco lo sfogo di alcuni presidenti:”Disgustati da questo calcio…”

La Lega Pro rischia di perdere, a breve o fra qualche anno, i suoi dirigenti migliori. Il primo annuncio di addio è stato del patròn Vigorito. Subito dopo è arrivato quello del presidente della Juve Stabia, Manniello. Il numero uno delle vespe si è sentito tradito dal sistema, l’arbitro di Bassano, Serra di Torino, tra l’altro uno dei più quotati in Lega Pro, ha assunto delle decisioni che hanno lasciato perplessi. Soprattutto ha annullato un gol a tre minuti dalla fine dei tempi supplementari che a molti è parso regolare. Manniello non ha perso tempo: “Investire in un campionato gestito da una Lega il cui presidente ha una squalifica di sei mesi e continua a comandare, non conviene più”, ha detto a Stabia Channel. “Credo – ha aggiunto – sia giunto il momento che mi faccia da parte, sono disgustato di questo calcio e soprattutto della Lega Pro. L’iscrizione? Non credo possa chiedere ancora sacrifici alla mia famiglia”. Ora nel club degli scontenti arriva anche Francesco Bellini, che in Italia è tornato appena l’anno scorso dopo aver fatto una fortuna in Canada. Il suo Ascoli è stato sbattuto fuori dalla Reggiana dopo una partita drammatica, caratterizzata da un calcio di rigore concesso agli emiliani dopo otto minuti e ben tre espulsioni nelle file bianconere. Lo sfogo di Bellini è sopra le righe, come riporta Ascolilive: “Me la prendo con i dirigenti che mandano arbitri che non sanno arbitrare in una partita così. Anche col guardalinee. Il rigore non so se c’era, l’espulsione era davvero troppo. Molti falli tutti contro di noi. Il 3-3 era regolare. Questo mi rompe le scatole. Non è l’amarezza di essere stati eliminati. Se fossimo stati eliminati in modo chiaro avrei accettato. Ma così no, dobbiamo domandarci che fine farà la Lega Pro. Ci sono persone come me che vengono, spendono tanti soldi e vedono queste schifezze. La Reggiana ha votato per Macalli, ma non lo so. I giocatori erano stanchissimi, non ce la facevano più. Un piccolo errore e finisce tutto, ma il 3-3 c’era e si andava ai rigori. Se continuo a vedere cose così mi chiedo chi me lo fa fare di rimanere. Non posso dire che c’è un disegno dietro ciò, ma che il presidente della Reggiana è un uomo di Macalli è un dato di fatto. A parità di uomini avremmo vinto molto prima, ce l’ha fatta perdere l’arbitro”. Il presidente marchigiano ha confermato il suo impegno triennale, ma ha anche fatto intendere che se le cose dovessero continuare così, tra due anni andrebbe certamente via

Fonte: beneventofree.it

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