“Cacciatelo, deve andarsene, è un bluff”, su Benitez bordate ad alzo zero accompagnate da offese personali allucinanti e perfino da insulti insulsi, il tutto firmato dai grandi Sapientoni del nostro calcio, all’indomani della sconfitta di Udine. Grandi giornalisti dall’illustre passato professionale e opinionisti che si affannano per dimostrare la loro illusoria competenza uniti nel coro sfrenato di condanna per don Rafele. Avevano dimenticato complimenti ed elogi dedicati al tecnico spagnolo fino ad alcuni mesi prima, perchè portatore di un calcio offensivo che qui i nostri allenatori se lo sognano. Bene, anzi male per loro, giacchè gli stessi autori dei cori dannati, con la più grande disinvoltura e faccia tosta, si sono spellati le mani capovolgendo la condanna totale espressa sul capo dell’Ispanico negli appuntamenti radiofonici e televisivi, dove vengono a raccogliere sontuosi gettoni, in cambio di prestazioni ad affetto. Accanto a loro non dimentichiamo nemmeno i “Compiacenti”, insieme sulla barricata anti-Rafa. Tutta gente che ha poi manifestato perplessità e falsa meraviglia, quando don Rafè in press-conference rispondeva con un si o un no, alle loro domande. Sono i soliti noti, quelli che ancora una volta e secondo consueta abitudine, saltano di volta in volta da una barricata all’altra, senza rispetto per nessuno. Nemmeno per se stessi”.
Fonte: napolimagazine