Manchester City campione d’Europa

Manchester City sul tetto d’Europa

Primo tempo contratto e poco spettacolare. Il match stenta a decollare e i portieri sono quasi inoperosi.

L’Inter tiene botta senza rinunciare a giocare, al contrario di tutte le previsioni. Anzi, a tratti, prova a creare e questo dà respiro al possesso palla, comunque maggiore, del City.

Manca peso davanti, qualche iniziativa, soprattutto sulle fasce laterali, ma Dzeko e Lautaro non impensieriscono mai l’estremo difensore del Manchester City Ederson.

De Bruyne si infortuna, cerca di resistere ma, prima dell’intervallo, è costretto a lasciare il campo. Al suo posto Foden, che giocherebbe titolare in qualunque altra squadra al mondo.

Nel secondo tempo gli inglesi alzano il ritmo e l’Inter arranca sempre più anche se, la pressione costantemente crescente, non si tramuta mai in nulla di concreto.

Al minuto 57 secondo cambio dell’incontro, questa volta, ad alzare bandiera bianca, è l’attaccante neroazzurro ex della partita. La prevista staffetta con il belga Lukaku è quindi solo anticipata di una manciata di giri di lancetta.

Le squadre si sfilacciano e la prima occasione colossale è per Lautaro che si ritrova solo in posizione defilata dopo una svarione difensivo avversario. L’argentino campione del mondo pecca di egoismo e non serve uno dei due compagni liberi al centro dell’area. Sul capovolgimento di fronte, e senza che la palla esca dal rettangolo di gioco, i Citizens creano anch’essi la circostanza più pericolosa tale che Barella è costretto a ricorrere alle maniere forti e finisce sul taccuino dell’arbitro.

L’Inter è grintosa e ordinata ma inizia a perdere lucidità mentre il Manchester costantemente aumenta l’intensità fino a quando non trova la via del gol, che sembrava essere nell’area, con Rodri.

L’Inter fa il finale che non ti aspetti mentre il Manchester sembra intimorito. Due occasioni colossali e i nerazzurri sono fermati dalla traversa colpita da Dimarco e un colpo di testa di Lukaku, poco lucido, parato da Ederson. Cinque minuti di recupero ma il risultato non cambia. Ancora chance per Barella ma la sua conclusione  esce di non molto.

Sull’ultimo angolo Ederson nega il gol del pareggio.

Pep Guardiola si conferma tecnico di valore indiscusso con il secondo triplette della sua carriera e il City finalmente corona il suo sogno e, per la prima volta, alza la coppa dalle grandi orecchie.

Fonte foto www.flirck.com

Mario Artiaco

Ex tristissimo ma riconoscente bancario, Maradoniano, quattro meravigliosissime figlie femmine, due beagle. Un sogno e una certezza fin da bambino: scrivere!

View all posts by Mario Artiaco →

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *