Massimo Vignati: ” Sarebbe bello che il museo di Maradona avesse come sede il San Paolo”

La favola di Diego Maradona a Napoli e il Museo Maradona della famiglia Vignati ieri sera su Rai3 nel programma “Ulisse, il piacere della scoperta”, di Alberto Angela. “Ulisse” ha proposto un viaggio straordinario alla scoperta dei mille segreti di Napoli, e tra le storie raccontate c’è stata quella del campione argentino e del suo forte rapporto con i Vignati, una delle famiglie simbolo della città partenopea. Il compianto Saverio Vignati è stato per 30 anni custode dello stadio San Paolo, la moglie Lucia è stata per 7 anni la “tata” di casa Maradona e il loro figlio Massimo oggi porta in giro per il mondo il Museo Maradona della famiglia Vignati (l’unico riconosciuto dalla famiglia Maradona), protagonista di tante iniziative in aiuto dei più deboli, bambini e case famiglia.

“Il mio sogno ma soprattutto di mio padre – ha detto Massimo Vignati – è che il Museo Maradona un giorno possa avere sede allo stadio San Paolo. E’ lì che papà ha raccolto i cimeli di Diego ed è lì che vorremmo collocarlo e farlo vedere a tutti gli appassionati, ai tifosi e ai turisti che vengono a Napoli”. “Insieme per i più deboli, la storia continua”: sono queste le parole che accompagnano la missione della famiglia Vignati, che ha rappresentato un punto di riferimento per il campione argentino nei suoi 7 anni napoletani e oggi, con l’impegno di Massimo, presidente del Club Saverio e Silvio Vignati, nel segno del Pibe de Ore scende in campo giocando altre “partite” importanti, quelle di chi lotta per la vita. Insieme a Massimo, sempre al suo fianco, c’è in questo straordinario percorso anche il fratello di Diego, Hugo “innamorato” di Napoli che ha scelto di vivere proprio all’ombra del Vesuvio.

Fonte:calcionapoliblog

Antimo Panfilo

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca senza applausi…

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