Napoli-Anaune, goleada degli azzurri, brilla Kvara. Finisce 10-0

Npoli-Anaune

Buona la prima del Napoli di Kvaratskhelia: doppietta, assist e MVP. Con l’Anaune finisce 10-0

Gli occhi, i cuori, le urla dei settecento tifosi circa accorsi sul campo di Carciato, in quel di Dimaro, sede del ritiro del Napoli, sono tutti per Kvicha Kvaratskhelia. A cui basta poco, pochissimo per lasciare il segno. Alla sua prima partita in azzurro, nonché la prima uscita stagionale del Napoli contro l’ASD Anaune, l’esterno georgiano incanta tutti. Prima con un assist per l’1-0 di Rrahmani, poi con una doppietta di pregevole fatturo: il primo gol è un bel tiro a giro all’angolino, il secondo arriva dopo un grande controllo a seguire, con una scucchiaiata che non lascia scampo al portiere Gionta (tra l’altro, ex Primavera Napoli). Il valore dell’avversario è quel che è, giusto sottolinearlo, ma quando un calciatore tocca il pallone come il classe 2001 si capisce subito che ci si trova di fronte a un calciatore importante. Quanto, poi, lo dirà il tempo.

I riflettori sono tutti per Kvara, non potrebbe essere altrimenti visto l’hype che s’è creato nelle ultime settimane attorno al suo nome. Ma si comportano bene anche tutti gli altri. Anguissa, tra i due gol del georgiano, timbra il cartellino e il primo tempo si chiude sul 4-0. Nella ripresa, poi, gli azzurri – rivoluzionati per otto undicesimi da Luciano Spalletti – dilagano. Zerbin, un altro talento in cui il Napoli crede fortemente, trova la prima rete della ripresa dopo un gran dribbling, un po’ alla Insigne, da sinistra a convergere al centro. Poi è Osimhen a focalizzare l’attenzione, prima colpendo un palo, poi trovando la rete al 67′, con tanto di urlo liberatorio. Nel finale trova gloria anche il 2003 Ambrosino: prima sbaglia un calcio di rigore, concessogli gentilmente da Osimhen, poi nell’ultima azione della partita si riscatta e va a segno. La doppietta di Politano e un autogol di Fellin chiudono il tabellino per il 10-0 finale in un test che non è assolutamente di prestigio, chiaro, ma dal quale Spalletti può trarre sicuramente indicazioni positive.