Napoli-Benevento, Top&Flop e non solo: tutto ciò che ha raccontato il derby campano

Napoli-Benevento, il migliore azzurro in campo e non solo

Termina con il risultato tennistico di 6-0 il derby campano Napoli-Benevento. Marco Baroni decide di non alzare barricate al San Paolo e prova a giocare contro il Napoli a viso aperto evitando così di snaturare il proprio credo tattico. Il tecnico giallorosso sorprende ancor prima di scendere in campo lasciando Letizia a Cataldi in panchina. Sarri, reduce dalla sconfitta contro lo Shakhtar, vuole vincere senza fronzoli e schiera i titolarissimi.

Sugli spalti è presente pubblico delle grandi occasioni, uno striscione esposto in Curva A saluta Giggione, ultras azzurro che ha perso la vita in settimana. Polemico, invece, il tono della Curva B che richiama l’attenzione sui pochi supporters che hanno accompagnato gli azzurri nella trasferta a Kharkiv. In campo si capisce subito l’aria che tira: dopo appena due minuti, infatti, Insigne pennella per il solito taglio di Callejon, nulla di fatto ma…

Il Napoli c’è, è vivo e vuole dimostrarlo. Al minuto 3 un Allan straripante ruba palla sulla trequarti e innesca l’azione che poi lui stesso conclude con il tap-in vincente sulla ribattuta di Belec. Passano solo 12 minuti, in cui il Napoli si avvicina al raddoppio prima con Callejon e poi con Hamsik, e arriva il 2-0: Insigne lasciato solo in area riceve palla e la piazza a giro con l’estremo difensore sannita fermo a guardare. È il preludio alla goleada, si sente nell’aria.

Eppure la partita è sotto ritmo, il Napoli controlla aspettando l’errore del Benevento per chiuderla. Detto fatto: al 27′ Insigne serve Mertens al centro dell’area, inserimento e gol in acrobazia del belga per il 3-0. Passano 5 minuti e il Napoli dilaga: solita trama Insigne-Ghoulam e palla nel cuore dell’aria sannita, sulla sfera si avventa Insigne che però liscia, ma alle sue spalle quel cecchino infallibile che risponde al nome di Callejon la mette dentro per il 4-0.

Il Napoli chiude il primo tempo smentendo la teoria degli scenziati della tattica, secondo cui la squadra di Sarri fa fatica a segnare nella prima frazione di gioco. I tifosi del Benevento, pochi rispetto a quanto ci si aspettava visto le richieste del club di Vigorito, cantano a squarciagola nonostante il 4-0. Bellissimo esempio di sportività ricambiato dal popolo partenopeo che, anzichè coprire coi fischi, ascolta in rispettoso silenzio.

La ripresa regala altre due perle: al 65′ Giaccherini, atterrato in area da Chisbah, si guadagna il penalty che Mertens trasforma per il 5-0. Ma non solo Giaccherini, Sarri regala ad Ounas mezzora di gioco e l’algerino ricambia con colpi di classe e accelerazioni. Proprio da un’azione personale dell’ex Bordeaux, arriva nel finale il secondo calcio di rigore. Dal dischetto Mertens, a testa bassa, realizza per il definitivo 6-0 e la sua quarta tripletta in Serie A.

TOP – Allan

L’uomo più in forma tra le fila partenopee, tanto pressing e voglia di fare. Suo il primo gol che apre le danze.

FLOP – Nessuno

Dopo un netto dominio e tanto spettacolo ci riesce davvero difficile individuare un flop.

Dall’inviato al San Paolo: Carmine Gallucci

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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