Napoli: La squadra azzurra al top con le big!

SSC Napoli v AC Siena - Serie AQuello di stasera sarà il sesto big match stagionale giocato al San Paolo. Il Napoli, che non ha mai fallito contro squadre blasonate tra le mura amiche, cerca il sesto successo sei sfide. Per raggiungere la finale, Benitez si affiderà ancora a quegli uomini chiave che non l’hanno mai abbandonato nelle sfide chiave di questa stagione.

I precedenti – “E’ forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? E qui non finisce, perchè quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare“. Recitava così John Belushi in Animal House. Quella che è risultata poi essere una delle più celebri battute della storia del cinema, non potrebbe smascherare in maniera più appropriata l’attitudine di questo Napoli nei big match giocati finora al San Paolo. Gli azzurri sono squadra da grandi notti, quelle in cui ci si gioca un obiettivo importante oppure si affronta un avversario dall’enorme blasone. Sono 5 i big match che rispecchiano queste caratteristiche, e i precedenti sono quantomai eloquenti. 5 partite, 5 vittorie, 13 gol fatti e solamente 6 subiti. Le prime tre partite di riferimento sono i match di andata del girone di Champions League. Proprio in casa, infatti, gli azzurri hanno posto le fondamenta per un girone che, pur vedendoli eliminati, è stato straordinario. L’esordio, con il Borussia Dortmund finalista nella scorsa stagione, è stato di quelli da far infiammare anche il detrattore più incallito. Un Napoli in palla stritolò un Borussia costretto in 10 dall’espulsione di Weidenfeller quando era già in svantaggio. Gli azzurri, offrirono poi prove di pari caratura negli altri due match interni, dove si sono sbarazzati di Marsiglia prima (3-2) e Arsenal poi (2-0) sfiorando un’insperata qualificazione per pochi centimetri, quelli che sarebbero bastati per mettere a segno un gol in più e assicurarsi così il passaggio del turno. Sulla stessa falsariga si sono svolti i match casalinghi di campionato, dove la corazzata partenopea ha infierito su due nobili, oramai decadute, ma pur sempre blasonate, del nostro calcio. Il 4-2 all’Inter del 15 dicembre e il 3-1 al Milan di sabato risuonano perentori. Il Napoli è squadra da evento di cartello.

Sul campo – Se analizziamo le statistiche delle suddette partite, poi, scopriamo qualcosa di molto interessante. Il Napoli è squadra che tendenzialmente vince il possesso palla tra le mura amiche. Ecco che quindi risaltano le percentuali bulgare delle partite contro Borussia, Inter e Milan, dove il Napoli ha comandato il gioco e si è assicurato il possesso con percentuali tra il 54% e il 60% per cento. Laddove il Napoli ha vinto il possesso, ha pure tirato in porta più spesso dell’avversario, e, nei particolari casi di Arsenal e Milan, lo ha letteralmente soggiogato, tirando 11 volte a 2 contro i londinesi, e ben 26 volte contro i rossoneri. In previsione del match di stasera contro i giallorossi di Garcia, tenendo conto anche dell’importante risultato dell’andata, gli azzurri dovranno aspettarsi una Roma chiusa e pronta ad innescare le ripartenze di fenomenali incursori coe Gervinho. Analizzando i precedenti, scopriamo che è proprio in questi casi che il Napoli ha faticato, o meglio, concesso qualcosa in più agli avversari. Le partite contro Marsiglia e Inter lo testimoniano. In queste due circostanze, causa serate poco brillanti ed un atteggiamento avversario spiccatamente votato alla salvaguardia della propria porta, il Napoli ha faticato ad imporre il suo gioco, finendo per perdere il possesso palla e concedere ben 4 reti agli avversari. Per il big match odierno del San Paolo, servirà quindi un Napoli d’attacco, ma con cognizione di causa. Ogni gol avversario significherebbe doverne segnare due per accedere alla finale, cosa non sempre possibile, soprattutto quando si affrontano formazioni solide e quadrate come quella giallorossa.
Gli uomini chiave – Tra gli uomini schierati da Benitez in questi big match, spiccano alcune individualità. I fedelissimi, nelle partite di cartello, sono Albiol, Maggio e Higuain, che non hanno saltato nemmeno una sfida. Allo stesso modo, Inler e Callejon s’inseriscono tra gli uomini chiave, avendone saltata solamente una. Benitez, quindi, pur essendo riconosciuto come un acerrimo sostenitore del turnover, non vuole fare a meno di quei giocatori che gli danno garanzie qualitative, di temperamento e di esperienza nelle partite importanti. Tra i cardini della squadra, spicca l’assenza di Hamsik. Lo slovacco, uomo franchigia di una società che ha cambiato tanto in estate, non è stato schierato con continuità in queste sfide. Complice una forma spesso altalenante e i ripetuti infortuni, il trequartista slovacco è partito titolare solamente in due occasioni, in casa con il Borussia, all’apice della forma stagionale, e sabato scorso contro i rossoneri. Secondo le prime indiscrezioni, però, Hamsik sarà della partita, chiaro segno della rinnovata fiducia del tecnico Benitez. Con lui, saranno ovviamente in campo anche “titolari” da grandi notti, quelli che hanno fatto le fortune azzurre in questa stagione e che potrebbero ripetersi in serata, consentendo al Napoli uno storico accesso alla finale.

Fonte: spazionapoli

Roberto Ascione

Nessuna notte è tanto lunga da impedire al sole...di sorgere di nuovo !!!

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