Napoli, la vittoria contro la Juventus allontana le voci. Gattuso salvo, ma attento ai passi falsi

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Napoli, tre punti d’oro. Juventus, “gita” al Maradona amara.

La Juventus pensava di portarla a casa, il Napoli beffa con lo “scugnizzo” Insigne.

Sulla carta, come si dice nel gergo, il Napoli non aveva molte speranze. La Juventus, al contrario, poteva beneficiare di un rullino di marcia diverso. Le vittorie contro Bologna, Sampdoria, Roma e in Coppa Italia contro l’Inter avevano dato sicurezza e morale alla squadra di Andrea Pirlo. Qualche certezza in meno, invece, gli uomini di Gattuso. Molto altalenanti: una settimana si rifilano sei gol alla Fiorentina, l’altra se ne incassano tre dal Verona. Si vince contro il Parma, si lasciano punti importanti contro il Genoa e l’Atalanta prende “a calci” sbattendo fuori dalla Coppa gli azzurri. In più, le tante voci nelle scorse settimane vedevano Gattuso sul piede di partenza. Mancanza di rispetto e troppe voci che vedono Ringhio lontano dalla panchina partenopea. Addirittura, è tornato a risuonare il nome di Rafa Benitez. Niente di meno. Di certo, il clima era tutt’altro che sereno a Castelvolturno. L’uscita dalla Coppa Italia non ha giovato e la Juventus era un esame troppo difficile.

Risorgere come collettivo o essere annientati individualmente

Eppure, proprio come in una notte prima degli esami, Gattuso ha studiato bene: giorno e notte. Ha cercato di capire come contenere Ronaldo, come difendere su un fantasista come Chiesa e tenere a bada un certo Alvaro Morata. Non da poco. Sapeva di aver bisogno di un’invenzione. Di una follia. Sapeva che l’esame era troppo difficile e la posta in palio alta. In ballo c’era la sua panchina e non poteva di certo saltare per mano del suo ex compagno di mille avventure Andrea Pirlo. Al Napoli per vincere basta un gol, su rigore chiamato dal Var per una “sciocchezza”. Chi l’avrebbe mai detto che quel penalty sarebbe stato fischiato per uno “schiaffo”, involontario o no che dir si voglia, di Chiellini ai danni di Rrahmani. Furbo l’azzurro o ingenuo l’esperto difensore bianconero? Intanto, alla mezz’ora del primo tempo, Doveri si accorge di Rrahmani a terra e corre dritto al Var. Dopo un check il fischietto toscano non ha dubbi: calcio di rigore. Dagli undici metri Lorenzo Insigne non sbaglia. Anzi, sa di non poter sbagliare. Pena: l’uscita immediata dai cuori di tutti i tifosi del Napoli. Scherzi a parte. Questa volta, l’errore potrebbe costare caro soprattutto perché la dedica a sua moglie in occasione del San Valentino valeva più di tutto. E così, lunga rincorsa e destro sotto la traversa. Szczęsny si butta a sinistra, palla a destra. Uno a zero, palla sul dischetto di centrocampo. Gattuso sa di essere in vantaggio, ma manca ancora tanto al triplice fischio. Piano B: whatever it takes. Difendere a qualunque costo il risultato. Ronaldo le prova tutte, Chiesa pure e Bernardeschi non incide quanto avrebbe dovuto. Complice anche un super Meret ed una difesa a dir poco impenetrabile. Al triplice fischio il Napoli la porta a casa, tre punti d’oro contro la Juventus e con una partita ancora da recuperare, ancora, proprio contro la Juventus.

Gattuso: panchina salva, ma prossimi appuntamenti decisivi. De Laurentiis ci ripensa?

La vittoria di ieri contro la Juventus non deve illudere Gattuso di essere “salvo”. Il calcio è traditore. Basta poco per cadere di nuovo nel baratro. Una settimana prima sei salvo, l’altra no. Una settimana prima sei fenomeno, l’altra sei scarso. E Napoli, altrettanto, è una piazza calda, esigente e che chiede risultati e soprattutto continuità. Vincere contro la Juventus allontana sicuramente le voci antipatiche, può farti vivere una settimana da Dio, come nel film di Jim Carrey, ma un passo falso nei prossimi appuntamenti può far si che quanto di buono fatto può finire tutto in fumo. In conclusione, è bene gioire per il successo di ieri, ma tenere alta la concentrazione per il futuro è altrettanto importante per evitare nuove cadute e voci che destabilizzerebbero nuovamente l’ambiente. E’ chiaro che De Laurentiis potrebbe aver già in mente un papabile sostituto, ma questo non vuol dire che in caso di risultati che raddrizzerebbero il Napoli sui giusti binari potrebbe valutare la riconferma di Gattuso.

Christian Schipani