Napoli, la reazione dei giocatori all’esonero di Ancelotti: lacrime e rimpianti

Ancelotti

Il post partita di Napoli-Genk di ieri, forse verrà ricordato quanto quello con il Salisburgo per la carica emotiva e di coinvolgimento del gruppo azzurro. Come sottolineato dai colleghi de “Il Corriere dello Sport” i giocatori de Napoli erano ben consapevoli che quella sarebbe stata l’ultima partita da allenatore del Napoli di Carlo Ancelotti.

“Poche parole anche nello spogliatoio subito dopo la partita: clima teso, aria pesante, sensi di colpa. Già perché i calciatori sanno perfettamente di aver avuto una grande fetta di responsabilità in questo epilogo così amaro e quasi paradossale alla luce di un 4-0 che però lascia ancora intatto il ribaltone. Ma tant’è: e non è un caso che in molti, dopo la partita e prima della doccia, abbiano pianto. Ancelotti naturalmente no, o forse lo ha nascosto benissimo”.

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One thought on “Napoli, la reazione dei giocatori all’esonero di Ancelotti: lacrime e rimpianti

  1. LACRIME DI COCCODRILLO!!!!! Penso che i calciatori prima di essere “calciatori” siano “uomini” e come tali responsabili delle proprie azioni. Avrebbero dovuto pensarci non due, ma duemila volte prima di mettere in difficoltà il proprio allenatore. Purtroppo nel gruppo esiste qualcuno che, credendosi una “prima donna”, avrebbe voluto fare a modo suo, dimenticando di essere parte di un progetto comune, di far parte di un collettivo, di essere un “dipendente” di una Società, di essere (stra)pagato, di dovere rispetto per un pubblico che ha ben diritto di godere di uno spettacolo per il quale paga un biglietto a volte esorbitante. A mio parere, se “la camicia ti va stretta, cambia negozio e comprane un’altra”. Se non ti piace, puoi sempre chiedere di andare via: nessuno è prigioniero nel Napoli. Questo lo dovrebbe sapere anche il Presidente il quale pare non abbia vissuto la vicenda Maradona con l’allora Presidente Ing. Ferlaino il quale, per far rispettare il contratto, non volle lasciare andare il calciatore. Poi ne abbiamo subito le conseguenze. Mi piacerebbe che si evitasse una seconda edizione: se vogliono andare via, che vadano: tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile.

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