Nella lista della spesa di Mazzarri ci sono tre azzurri

MAZZARRI458MILANO – Prima o poi si troveranno faccia a faccia e le carte in tavola verranno scoperte. Erick Thohir e Walter Mazzarri a fine mese affronteranno il discorso sul futuro del tecnico. Il presidente si è già espresso: ‘Mazzarri rimarrà anche la prossima stagione, ha un contratto e dobbiamo dargli un’altra possibilità’. Anche il tecnico più volte ha dato per scontata la propria presenza nell’annata ventura, ma il finale di campionato ha cambiato qualcosa.

Non che Mazzarri non voglia restare, ma come voglia rimanere. Ovvero con determinate garanzie, a partire dal rinnovo del contratto. Tema caldo e delicato, che i dirigenti hanno già dato per scontato – vedi le dichiarazioni passate e pure recenti di Fassone e Ausilio -, meno il tycoon indonesiano. Thohir nelle scorse settimane, quando gli è stato chiesto di Mazzarri, del suo futuro e del contratto, ha sempre confermato l’allenatore e spiegato che alcune discussioni sarebbero state rimandate al termine della stagione, ma ha anche ribadito che il tecnico sarebbe rimasto perchè aveva in mano un contratto. Mai Thohir ha parlato ufficialmente e pubblicamente di rinnovo.

LE RICHIESTE 1 – Il rinnovo – fino al 2016 con eventuale opzione per il 2017 – è però solo il primo passo che chiede Mazzarri per proseguire il rapporto. Il tecnico, infatti, si aspetta da parte di Thohir una presa di posizione netta su quanto fatto in questa stagione e quello che si vorrà raggiungere nella prossima.

In soldoni: Mazzarri vorrebbe che il presidente elogiasse l’allenatore per il lavoro svolto e l’obiettivo raggiunto, perchè il tecnico di San Vincenzo considerava e ritiene il quinto posto una sorta di scudetto per l’organico a disposizione e le vicissitudini vissute durante la stagione (in primis il cambio di proprietà). Thohir – che ieri ha rilasciato una breve dichiarazione al suo giornale ‘Republika’ sulla matematica qualificazione ai playoff di Europa League (21-28 agosto) che permetteranno all’Inter di partecipare alla remunerativa tournèe statunitense di fine luglio (2,5 milioni): ‘Grazie ad Allah, è fatta!’ – a inizio 2014 aveva parlato di obiettivo 4°-5° posto, ma è presumibile pensare che quanto accaduto da gennaio in poi non lo abbia entusiasmato più di tanto, perchè l’Inter, in effetti, avrebbe potuto mettere i bastoni fra le ruote alla Fiorentina e con qualche pareggio in meno, gettare un occhio anche al terzo posto del Napoli.

Detto questo, Mazzarri, una volta chiuso il capitolo ‘13-14 con i riconoscimenti che si aspetta, si proietterà sul futuro e sono due le questioni principali – rinnovo escluso -: una campagna acquisti da Inter e che segua la sue indicazioni (dunque giocatori pronti, con esperienza in serie A e in Europa, elementi come Behrami, Zuniga, Hamsik e Dzeko), annunci pubblici su quali obiettivi la squadra dovrà perseguire, perchè se -come logico – l’Inter dovrà puntare alla zona Champions, Mazzarri si aspetta che gli innesti siano tali da poter inseguire determinate ambizioni.

LE RICHIESTE 2 – Ma non solo Mazzarri farà le sue richieste. Anche Thohir avrà da indicare la via da seguire e se il tecnico non la condividerà, allora si potrebbe arrivare anche alla separazione, non tanto nell’esonero – l’Inter ha già sotto contratto fino al giugno 2015 Stramaccioni (che però, dopo aver studiato l’inglese per oltre due mesi negli Stati Uniti, spera di trovare una panchina a breve) -, quanto in un passo indietro di Mazzarri stesso, con delle dimissioni eventualmente legate a una buonuscita.

Ma questo è un argomento ancora distante, al contrario del progetto che ha in mente Thohir, che Mazzarri già conosce, ma che andrà ridiscusso insieme fra un paio di settimane. Il presidente, come detto, finora non ha parlato di rinnovo, ma se i suoi collaboratori lo hanno fatto, significa che il tycoon non è contrario a questa idea. Ma per prolungare il rapporto, si aspetta che Mazzarri segua i piani della società.

Quindi: maggiore utilizzo dei giovani che verranno messi a disposizione, visto che Kovacic e Icardi sono stati la vera nota lieta della seconda metà di campionato (torneranno alcuni elementi come Mbaye e altri ne arriveranno, vedi il figlio Paul Ince, Tom); la possibilità di giocare un calcio più offensivo e con un sistema diverso dal 3-5-2, visto che la retroguardia a tre viene giudicata come un freno alle ambizioni europee del club (in Champions chi va avanti difende a quattro).

Non è un caso che Thohir domenica, prima di lasciare Milano, abbia detto: ‘Il prossimo anno Mazzarri potrà essere più preparato: avrà nuovi giocatori per una squadra più forte e potrà anche cambiare disposizione tattica’. Sulla questione tattica Mazzarri ha dato delle aperture, ma è chiaro che il suo marchio di fabbrica sia un altro e non possa essere cambiato in un’estate.

Fonte: Tuttosport

Dario Catapano

Laureato in giurisprudenza e giornalista dal Febbraio 2014. Nelle cose che faccio ci metto il cuore...e la faccia! Facebook: https://www.facebook.com/dario.catapano1 Twitter: @DarioCatapano

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