Neymar: ”Ho rischiato la sedia a rotelle… non provo rabbia o odio verso Zuniga

NEYMAR 9484810 luglio 2014 “Se fossi stato colpito due centimetri più in là oggi forse sarei stato su una sedia a rotelle. E’ stato un momento difficile, ma la vita va avanti”. Neymar torna a parlare del suo drammatico infortunio e scoppia nuovamente in lacrime: “Non provo rabbia o odio verso Zuniga, che mi ha chiamato e mi ha detto che non voleva farmi male”. Poi la sorpresa: in finale tiferà Argentina: “Spero che vincano i miei compagni nel Barcellona, Messi e Mascherano”. 

Dopo l’umiliante 1-7 contro la Germania a Belo Horizonte, Neymar ha voluto raggiungere i suoi compagni di squadra nel ritiro di Teresopolis. “Perdere o vincere fa parte del calcio, ma di sicuro avremmo preferito perdere in un altro modo. Contro i tedeschi è successo qualcosa di incredibile, di inspiegabile. E’ stato un blackout. Ora faremo di tutto per ridare il sorriso al popolo brasiliano. Non è per una sconfitta, anche se storica, che dobbiamo abbassare la testa”. 

Inevitabile una domanda sulle pesantissime dichiarazioni del suo agente, Wagner Ribeiro, che ha definito Scolari “vecchio, str..o e arrogante”: “Non sono d’accordo, ma comunque non intendo parlare di questo”, taglia corto Neymar. 

Ora il numero 10 della Seleçao sarà costretto, come i suoi compagni, a seguire da spettatore la finalissima Germania-Argentina: “Auguro buona fortuna a entrambe le squadre, ma la mia preferenza va a Messi e Mascherano, miei compagni di squadra al Barcellona. Per la storia che ha, e perché havinto quasi tutto in carriera, Messi meriterebbe di diventare campione del mondo”. Ci mancava solo che Neymar tifasse Argentina: ora il Mondiale del Brasile può davvero definirsi un incubo.

Fonte:Sportmediaset

Antimo Panfilo

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca senza applausi…

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