Alfredo Pedullà scrive sulle situazioni attuali di Napoli e Roma attraverso il suo sito internet ufficiale alfredopedulla.com
“Ci vuole coraggio. A leggere certe cronache la stagione del Napoli è stata banale, normale, onorevole. L’anno scorso più o meno di questi tempi stava saltando il banco con Benitez sempre più concentrato sul Real Madrid, al punto da mandare in fumo anche il terzo posto, in casa contro la Lazio. Ora il Napoli ha buone possibilità di centrare il secondo posto, ha già totalizzato 70 punti, si è dovuto arrendere a una Juve che vince sempre e sembra tutto normale. Basta leggere bene dentro alcune analisi: sono le stesse fonti appartenenti a chi, era fine agosto, aveva detto che Hysaj non sarebbe stato da Napoli, che Higuain era nervoso e non avrebbe reso e che Insigne avrebbe dovuto consacrarsi a certi livelli. I dubbi erano mille, bontà loro, i fatti hanno detto che parlare prima per molti è una “tragedia”. E c’è chi non dimentica…
Gli “artisti” di casa Roma sono quelli che invece vogliono regalarci un “Rolex taroccato” spacciandolo per un ultimo modello fresco di pacca. Non ha senso pubblicare i video che inquadrano Spalletti a colloquio con Totti, come se quanto successo a Bergamo fosse figlio di fantasie popolari. Nascondere la polvere sotto il tappeto non ha senso, sarebbe stato meglio convocare una bella conferenza, magari a costo di dirsene quattro in faccia, ma a patto di chiarire. Spalletti era padronissimo di gestire le precedenti vicende, escludendo Totti dai titolari: sulla forma avevamo avuto qualcosa da obiettare, sulla sostanza era padrone di decidere. Anche se certe cose competono alla società. Ma dopo Bergamo e un gol che ha evitato una dolorosa sconfitta sarebbe stato più semplice dire “bravo Totti”, senza perdersi in altre chiacchiere che avrebbero urtato la suscettibilità di chiunque. Era così difficile? Evidentemente si”.
