Platini: “Contro di me tutta una macchinazione! Ecco come sono andate veramente le cose…”

Michel Platini parla per la prima volta in maniera approfondita dopo la squalifica di otto anni. Ecco l’intervista pubblicata da Il Mattino

Michel Platini non si arrende, annuncia battaglia e tenta un ultimo dribbling per evitare di chiudere anzitempo la carriera di dirigente del calcio mondiale. «È una macchinazione», ripete da Dubai, parlando per la prima volta in maniera approfondita dopo la squalifica di otto anni. «La commissione etica che mi ha giudicato dice di essere indipendente: ma chi paga i viaggi e il lavoro dei componenti di questa commissione? La Fifa….Sono il primo al mondo a pagare le tasse sulla presunta corruzione», aggiunge a mò di battuta.

Condannato, insieme a Sepp Blatter, a 8 anni per corruzione e sospeso dal vertice dell’Uefa, ‘Le Roì’ dice di «voler riportare per prima cosa i fatti veri e mettere fine alle interpretazioni. Ho avuto un primo contratto con Blatter per lavorare al suo fianco, dopo il mondiale del 1998 – spiega – L’accordo prevedeva una certa somma, lui mi ha detto di potermi pagare soltanto 300 mila euro e non il milione subito ma che questo sarebbe stato versato successivamente. Passato il tempo ho chiesto notizie, perchè se voi doveste prestare dei soldi a qualcuno chi ve li deve restituire non certo si presenta per primo. Dunque su loro richiesta ho emesso una fattura e, dieci giorni dopo sono stato pagato. Versata la somma sul conto – ricostruisce Platini – ho pagato tutte le tasse al fisco svizzero come da documenti firmati. Quelli che mi hanno pagato, cioè la Fifa, hanno in seguito deciso di spedirmi alla commissione etica presieduta da colui il quale aveva già secretato il rapporto Garcia sulla corruzione della stessa Fifa».

«La commissione etica – prosegue ‘Le Roi’ – dice di essere indipendente ma chi paga i viaggi, il lavoro dei giudici di questa commissione? La Fifa. Loro mi accusano di non avere informato il comitato esecutivo di questo mio contratto. Sono io che avrei dovuto informare o qualcun altro? Qualcuno forse mi aveva detto di farlo? Per questo vengo accusato di conflitto di interessi. Dopo tutto questo è scoppiato il caso, una vera e propria macchinazione», urla Platini. «Voi potete fare tutte le interpretazioni che volete – aggiunge – ma questi sono stati i fatti e su questo voglio battermi. La mia battaglia non è certo per una poltrona alla Fifa o all’Uefa ma contro l’ingiustizia».

«Non c’è alcuna traccia di quel contratto»
, aggiunge: «Era un accordo verbale. Quando Boniperti (ai tempi della Juventus, ndr) entrava nello spogliatoio e diceva: doppio premio per tutti, che cosa era un contratto? Hanno scritto che quei soldi mi sono stati dati nove anni dopo per favorire Blatter, che sono un corrotto ma credo di essere il primo corrotto al mondo che paga le tasse sulla corruzione. E poi ricordate una cosa: dopo 5 o 6 anni certe pendenze vanno in prescrizione, se la Fifa avesse voluto, avrebbe potuto non pagarmi e io sarei stato sconfitto anche in tribunale».

Poi anche un inciso sulla presunta pressione da parte dell’ex Presidente francese a sostegno della candidatura del Qatar per i Mondiali del 2022: «Sarkozy non mi ha mai, ma mai davvero, chiesto di votare per il Qatar – ripete – Sono andato alla sua cena e là ho trovato i rappresentanti del Qatar. Comunque è una scelta che rifarei con le due condizioni che avevo posto: che si giochi a dicembre e che il torneo si svolga nei vari Paesi del Golfo, non soltanto in Qatar».

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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