Lunedì alle 19:00, al San Paolo, andrà in scena la sfida tra Napoli e Sassuolo valida per la 24° giornata di Serie A.
Eusebio Di Francesco si affiderà al consueto e collaudato 4-3-3 con Consigli in porta; Gazzola, Cannavaro, Acerbi e Longhi a formare il quartetto difensivo; Taider, Missiroli e Magnanelli a centrocampo; Zaza, Sansone e Berardi sarà il tridente d’attacco.
L’approccio alla gara del Sassuolo è aggressivo, perché dimostra di non avere paura, andando a pressare alto il proprio avversario nei primi minuti di gioco. La squadra di Di Francesco coinvolge nella fase offensiva tutti i giocatori esclusi i centrali di difesa. Il Sassuolo costruisce dal basso e riesce ad arrivare nella metà campo offensiva con le verticalizzazioni di Magnanelli verso Zaza. Nella circolazione la palla resta sempre a terra e nella manovra sono coinvolti i due terzini. Quando il Sassuolo si trova in vantaggio, passa a un atteggiamento attendista e si difende chiudendo tutte le linee di passaggio centrali. Zaza pressa il regista avversario, mentre Sansone e Berardi tagliano verso gli interni. Alle spalle dei tre attaccanti c’è una cerniera di cinque uomini formata dai tre difensori centrali più i due centrocampisti, Magnanelli e Missiroli. Il punto debole di una simile disposizione è il campo che viene lasciato nelle zone laterali. Di Francesco si difende abbassando i suoi attaccanti esterni, schierandosi con un 5-4-1 che aumenta in maniera importante l’aggressività del centrocampo emiliano. Il tridente è potenzialmente pericoloso. Pericolo numero uno è il centravanti della nazionale, Zaza, che sta mostrando lampi di classe abbaglianti e non sarà un cliente facile per la retroguardia azzurra.
Dal canto suo Rafa Benitez schiererà il Napoli con il consueto 4-2-3-1 con Rafael (n ballottaggio con Andujar) in porta; Maggio, Albiol, Koulibaly e Strinic in difesa; David Lopez e Gargano a centrocampo; Callejon, Hamsik e Gabbiadini (in ballottaggio con De Guzman) a supporto di Zapata.
Il Napoli dovrà imporre il proprio gioco, basato su scambi rapidi e tagli offensivi. Bisogna dare continuità all’ottima prova di trebisonda, soprattutto bisogna continuare a mettere pressione a una Roma non più irresistibile.
FABIO SORRENTINO