Repubblica: Benitez-squadra, faccia a faccia franco e deciso

ALLENAMENTOL’edizione odierna di Repubblica scrive del momento difficile che la squadra di Benitez sta attraversando:
Mezz’ora di faccia a faccia: franco, deciso e quanto mai opportuno. Ha smesso di negare l’evidenza anche Benitez, al di là delle sue diplomatiche dichiarazioni dopo Udine. «Rifarei tutto, ci ha condannato solamente un episodio negativo». Ma i panni sporchi si lavano in famiglia e il tecnico ha ammesso innanzitutto con se stesso e poi con la squadra una realtà inequivocabile, benché dura: il Napoli è in crisi. Il nuovo ko ha spazzato via nella maniera peggiore gli ultimi dubbi, alimentati dalla parziale reazione in Europa con lo Sparta Praga. Non era l’inizio della riscossa, come avevano sperato con un eccesso di ottimismo i giocatori e ancor di più l’allenatore spagnolo: concedendosi un passo molto più lungo della gamba con il fallimentare turnover in Friuli. Gli azzurri non se lo potevano permettere e lo hanno pagato a caro prezzo, sprofondando prima in classifica e poi in un pericoloso stato di depressione. La seconda sconfitta consecutiva in campionato, dopo quella contro il Chievo, non è costata solo altri tre punti in classifica: ha pure moltiplicato l’incertezza nello spogliatoio e ne ha ingigantito i dubbi, sommandoli agli alibi. Prima i tifosi erano infuriati con De Laurentiis, per il mercato. Adesso ce l’hanno anche con Benitez. Solo la squadra è stata risparmiata finora dalla contestazione, al di là di qualche fischio al San Paolo. Ma la crisi è colpa di tutti, non solo di presidente e tecnico. L’organico azzurro, anche se non rinforzato sul mercato e stranamente in ritardo di condizione, resta attrezzato a sufficienza per battere avversari come Chievo e Udinese. Ed è di questo che Rafa ha parlato ieri mattina con i giocatori, invitandoli a mettere da parte la paura e richiamandoli alle loro responsabilità. Tutti devono sentirsi sulla stessa barca: dividendosi la paternità delle sconfitte e non solo il merito delle vittorie.

 

 

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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