Repubblica – Contratto e non solo. Insigne potrebbe avere un ruolo diplomatico nel braccio di ferro tra Sarri e ADL

L’edizione odierna di Repubblica scrive sul momento di Lorenzo Insigne

Insigne è stato l’unico a non fare distinzioni tra Real Madrid e Chievo: maltrattando Sergio Ramos e Dainelli con l’identica sfrontatezza. Lorenzo Insigne è uscito di gran lunga meglio di tutti nella settimana più rischiosa, contraddittoria e sofferta della stagione, iniziata mercoledì scorso con il ko al Bernabeu e conclusa domenica con la pronta reazione al Bentegodi, dove il Napoli ha rialzato la testa con una prestazione di carattere e una meritata vittoria.

Sarri e la sua squadra ne avevano bisogno per mantenere il passo delle prime e anche per rispondere alle picconate di Aurelio De Laurentiis, che dopo la trasferta spagnola aveva messo pubblicamente sotto processo l’allenatore toscano e i giocatori, accusati dal presidente di aver peccato di personalità. Tutti meno uno, in realtà: l’ispiratissimo attaccante di Frattamaggiore, che aveva realizzato un eurogol in Champions League e non aveva dunque la stessa impellenza dei suoi compagni di riscattarsi in campionato.

Ma Insigne non s’è fatto bastare i complimenti (peraltro graditi) di De Laurentiis ed è andato avanti con immutata determinazione per la sua strada, nient’affatto appagato per l’exploit personale al Bernabeu. Al contrario: l’attaccante azzurro ha condiviso la delusione generale per la resa contro il Real Madrid, senza essere sfiorato dall’idea di poter vivere di rendita nella successiva sfida contro il Chievo e mettendosi a completa disposizione di Sarri, di cui è diventato con il tempo uno sorta di figlioccio. «Lorenzo è un ragazzo molto positivo: porta allegria nel gruppo e ti fa sentire bene… », ha detto di recente il tecnico del Napoli, che nei 90’ di domenica al Bentegodi è stato ripagato dal suo attaccante con la rete del vantaggio, la grande giocata da cui è scaturito il bis di Hamsik, l’assist per il 3-0 di Zielinski e dalla vigorosa stretta di mano davanti alla panchina, con cui l’unico napoletano del gruppo ha ribadito il suo feeling col tecnico.

Tra Sarri e Insigne non ci sono più incomprensioni, da quando lo scugnizzo si sente più stimato e ha il posto assicurato tra i titolari. Con De Laurentiis, invece, c’è ancora in ballo la vicenda del rinnovo del contratto: tuttavia più vicino dopo i complimenti di Madrid e lo show contro il Chievo. L’appuntamento della verità tra le parti è già fissato al ritorno del presidente da Los Angeles. Ma Lorenzinho potrebbe candidarsi pure per un ruolo diplomatico, nel braccio di ferro tra Adl e l’allenatore. È lui, infatti, l’unico azzurro a godere in questo momento della stima d’entrambi.