Arrigo Sacchi analizza Dinamo Kiev-Napoli nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport
“Il Napoli dovrà interpretare l’incontro come il lavoro e l’organizzazione di gioco del maestro Sarri comandano. Maurizio è un maestro della strategia e della didattica, guai se i suoi giocatori lo tradissero interpretando un football più tattico, individuale e difensivo. Grazie alle idee di Sarri e all’impegno di tutti ci sono costanti miglioramenti. Il Napoli si potrebbe confrontare in Champions con squadroni composti da giocatori di grandissima qualità ed esperienza, soltanto gioco e collettivo possono permettere un percorso oggi insospettato. In fase di non possesso saranno decisive le marcature, i raddoppi e gli anticipi unitamente al pressing, propedeutico per le ripartenze e per l’autostima. Il tutto dovrà essere effettuato nei tempi e con la determinazione giusta. Il buon posizionamento e i collocamenti preventivi eviteranno le ripartenze avversarie e permetteranno intercetti, mentre in fase di possesso il dominio del pallone darà certezze così come la velocità, il movimento continuo, gli smarcamenti, i tempi delle giocate, i passaggi rasoterra che faciliteranno la tecnica e le soluzioni. Avere il dominio del gioco significa migliorare personalità e creatività. Gli azzurri non hanno scelta: padroni del gioco e del campo o potrebbero essere dolori”.
