Salernitana – La bella addormentata si è svegliata e vuole restare in A

Salernitana

La Salernitana è uscita dalla zona retrocessione e ora la conquista per la permanenza in Serie A è nelle sue mani.

La bella addormentata si è risvegliata. Il rush finale della Serie A sembra trovare nel concetto di incertezza la sua piena realizzazione e le ultime tre giornate dovranno decretare ancora molti verdetti. Tra la lotta per lo scudetto, diventata una questione milanese, e gli ultimi posti per l’Europa “minore” (la Champions ha già le sue partecipanti) a tenere ancora più alta l’attenzione è la lotta salvezza. Nel pomeriggio del 5 maggio la Salernitana è uscita, per la prima volta in questo torneo, dalla zona retrocessione.

Salerno contro la Serenissima

La partita delle 18 tra Salernitana e Venezia ha messo fine alla lunga serie di recuperi dovuti alle complicanze da Covid. La sfida all’Arecchi ha dato alla squadra campana la possibilità di conquistare tre punti preziosi per uscire dalla zona retrocessione. Una partita in cui chi ha creduto di più alla vittoria è riuscito a portarla a casa. I ragazzi di Nicola vincono per 2 a 1 grazie al rigore di Bonazzoli e alla rete di un rigenerato Verdi, inutile è stato il momentaneo pareggio di Henry per il Venezia. Un primo tempo in cui le forze si sono abbastanza equilibrate, il rigore concesso da Mariani, dopo l’intervento del Var, è stato il momento più eclatante. La ripresa ha visto la Salernitana soffrire molto le incursioni dei lagunari che hanno trovato al 13’ il pareggio dell’attaccante Henry. La squadra di Nicola non si è scoraggiate e, dopo l’innesto di nuove forze, ha ricominciato a prendere possesso del rettangolo di gioco, riuscendo a capitalizzare un rimpallo di Kastanos in cui Verdi si è fatto trovare pronto. Il tema del finale di partita è stato un Venezia all’arrembaggio al fine di conquistare almeno un punto, ma fallendo.

Una nuova Salernitana

La bella addormentata si è risvegliata da un lungo letargo dal quale sembrava non uscirne più. Un inizio campionato condizionato sia dalle questioni societarie e sia dai calciatori che non sembravano rispondere ai “comandi” di Castori, in primis, e di Colantuono poi. L’acquisto del club da parte di Iervolino e la gestione del direttore sportivo Walter Sabatini hanno permesso di creare, nel breve periodo, l’entusiasmo di provare a conquistare la permanenza in Serie A. La finestra del mercato invernale ha portato nell’organico nomi di esperienza, come Fazio e Perotti, e talenti interessanti come Ederson e Verdi. La ciliegina sulla torta è stata la scelta di Davide Nicola. Infatti, l’allenatore granata ha sempre creduto alla lotta per la conquista della salvezza, non demordendo mai. Una delle abilità del tecnico è stata quella di trasmettere fin da subito lo spirito combattivo, tanto che le prime parole furono per una promessa: “Se conquisto la salvezza vado a piedi dal Papa”.

Ora il destino della Salernitana è tutta nelle sue mani. Domenica alle 18:00 a Salerno arriva il Cagliari, che ora è terzultimo, e per chiudere quasi definitivamente la lotta salvezza, la squadra campana ha l’obbligo di vincere. Il sogno della salvezza e diventato realtà grazie a Nicola “Muta pensando all’ultima /Ora dell’uom fatale; Nè sa quando una simile/ Orma di piè mortale / La sua cruenta polvere / A calpestar verrà”.

Francesco Abate

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